Salerno: RC, elezioni regionali, costruire alternativa di sinistra a PD
«Per sintetizzare il percorso di avvicinamento di Rifondazione alle elezioni regionali si possono riprendere due nostri vecchi slogan: quello delle Regionali 2010: Diritti, non favori e quello delle Europee 2014: Prima le persone.» esordisce il segretario provinciale del PRC Loredana Marino. È a partire da questi due poli che il PRC sviluppa la propria visione della politica (non solo campana, a dire il vero), per come è stata e per come dovrà essere. Un oligarchia socioeconomica è perfettamente e trasversalmente rappresentato tanto dalla destra quanto dal PD che al governo vara provvedimenti come il Jobs Act, la Buona Scuola, lo Sblocca Italia, una riforma elettorale profondamente antidemocratica mentre in Campania ha condiviso con Caldoro la privatizzazione dell’acqua, l’incenerimento dei rifiuti, lo smantellamento della sanità e dei servizi pubblici. Questo gruppo di interessi privati, e tutti coloro che li rappresentano, assumono a proprio riferimento ‘i mercati’ e trasformano i diritti in favori e concessioni da ottenere mercanteggiando la propria dignità personale. Ed è inutile negarsi che le organizzazioni camorristiche traggono immensi vantaggi da un sistema politico clientelare nei metodi e teso allo sfruttamento selvaggio della natura e delle persone nei contenuti. «Oggi, come cinque anni fa, spiega il segretario del PRC non ci tengono lontani dal PD le loro beghe interne o le incertezze assurde sullo svolgimento delle primarie, ma nodi politici concreti e visioni di fondo: da un lato c’è chi vuole e rappresenta la tutela degli interessi privati e l’ampliamento delle diseguaglianze, dall’altro lato noi, insieme a tante donne e uomini del mezzogiorno, a battersi per la tutela dei beni comuni, la riappropriazione dei diritti e la redistribuzione della richezza.» Partendo da tali basi è evidente che non è ipotizzabile alcun accordo con il PD per le regionali. È piuttosto necessario costruire un’ampia coalizione politica e sociale, alternativa a Caldoro, al PD, alla destra populista e xenofoba alla Salvini. In altri termini, una coalizione politica e socialealternativa alle politiche dell’Austerity e a tutti coloro che ne sono interpreti. Un’alleanza politica che riunisca tutti coloro che, da singoli o organizzati in comitati, associazioni o partiti politici, si sono mobilitati per la difesa del lavoro, della scuola, della cultura, dell’ambiente e del territorio, dei beni comuni, per l’estensione dei diritti, per l’integrazione e che sono ancora disposti a mobilitarsi, dentro e fuori le istituzioni. «Questo è quanto ci insegna l’esperienza greca racconta Loredana Marino, da poco tornata da Atene la vittoria di Syriza, il balzo dal 4% di qualche anno fa al 38% di oggi non è casuale né è dovuto, come qualcuno potrebbe pensare, al carisma di un giovane ingegnere greco. È piuttosto il frutto di una lotta senza quartiere alle politica dell’Austerità dettate dalla Troika, che hanno portato la Grecia sull’orlo del baratro o forse oltre; è il frutto di una nuova pratica politica, fatta di mutualismo sociale, tesa a risollevare, concretamente e subito, le condizioni materiali dei cittadini greci.» Le politiche di austerità contrastate in Grecia da Syriza sono le stesse che nell’Italia meridionale si traducono in aumento della povertà e della disoccupazione, in diminuzione dei servizi pubblici, in negazione del diritto alla salute e alla vita e in emigrazione, quanto possibile. Non si tratta di stringere accordi e realizzare cartelli elettorali ma costruire concretamente la sinistra e l’alternativa mediante nuove pratiche, fatte di lotta, conflitto e pratiche sociali. Rilancia Loredana Marino: «Non resta altro da fare che lanciare un momento assembleare nella provincia di Salerno, capace di mettere in relazione la sinistra con se stessa e con la società, e di incrociare tutti coloro che hanno sottoscritto l’appello “Maggio” e che già hanno avviato la discussione nell’assemblea che si è tenuta lo scorso 16 gennaio a Napoli e che stanno portando avanti un confronto serrato in vista delle prossime regionali. A questo proposito, siamo lieti di apprendere che anche SEL a Salerno si pone in maniera fortemente alternativa al PD. Siamo anche consapevoli che si tratta di una sfida che si può e si deve vincere, affermando e ribadendo le nostre parole d’ordine: Prima le persone e Diritti, non favori.»