Osservatorio Cristianofobia: Jjhadisti profanano il sacro
Secondo quanto riportato dalla Agenzia Fides, l’organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie, le bande armate jihadiste dello Stato Islamico (IS) hanno fatto irruzione nel villaggio cristiano di Tel Hormuz, saccheggiando la chiesa e imposto agli abitanti di rimuovere la croce dall’edificio sacro. Mons. Jacques Behnan Hindo, l’arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi, racconta che “due gruppi di miliziani armati sono scesi dalle montagne e sono entrati nel villaggio, dove vivono ancora alcune dozzine di famiglie cristiane. I jihadisti hanno portato via oggetti preziosi dalla chiesa, e hanno intimato ai cristiani di rimuovere le croci”. L’episodio allunga la serie di attacchi e intimidazioni subiti dai villaggi cristiani situati nella regione attraversata dal fiume Khabur. “In quell’area”, riferisce a Fides l’Arcivescovo Hindo “c’erano più di 30 villaggi cristiani. Erano villaggi fiorenti, abitati ognuno da migliaia di persone, con chiese e comunità molto attive, che gestivano anche scuole e iniziative sociali. Ma dall’inizio della guerra si sono quasi tutti svuotati e alcuni di essi ormai appaiono come città fantasma. In uno di essi è rimasto un solo cristiano. In altri, gli abitanti sono ridotti a qualche decina, tutti sono scappati all’estero”.
A questo si aggiunge il fatto avvenuto il 27 gennaio quando una scuola cristiana nella città di Bannu, nel nord del Pakistan, è stata presa d’assalto da circa 300 studenti musulmani armati di spranghe e bastoni che protestavano contro la pubblicazione del giornale satirico francese “Charlie Hebdo” (dove i cristiani non c’entrano per nulla). Come riferito a Fides, gli studenti hanno scavalcato i muri, aperto i cancelli e sono entrati nella scuola, compiendo atti vandalici e danneggiando le strutture. Nell’attacco, quattro studenti cristiani sono rimasti feriti. Da due giorni la scuola è chiusa e il Preside ha deciso di adottare misure di sicurezza supplementari. |
L’anno scorso, L’Osservatorio sulla Cristianofobia ha indirizzato al Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, una petizione affinché il Governo italiano esprima una posizione di ferma condanna riguardo gli atti di persecuzione dei cristiani perpetrati nei paesi a matrice islamica radicale.