Roma: Avvenire “Quartieri a luci rosse? Altro che decoro!”
di Rita Occidente Lupo
“Un’ipocrita (e forse ideologica) operazione per il ‘decoro’ urbano. Non un impegno contro il degrado umano, a fianco delle vittime. Ne proviamo vergogna”. Avvenire, contro l’annunciata creazione di una zona ‘a luci rosse’ a Roma, all’Eur, senza preamboli spara a zero su tale iniziativa. Che di quella culla cattolica, che dovrebbe costituire la Capitale, graffia memoria. Quello del meretricio, mestiere antico quanto il mondo, problema ancora insistente, mutilante la dignità umana. Svendendo il proprio corpo e restringendo ad un mero rapporto economico la relazione, svilito il contenuto etico della stessa sessualità. Questa la linea del Magistero, ripresa con encicliche scandite nel tempo, allo scopo di educare all’amore ed al rispetto del corpo “tempio dello Spirito Santo”. E se da Castel Volturno, nei giorni scorsi, l’idea di far scendere in strada consigliere comunali, camuffate da passeggiatrici della strada, per lanciare anche il segnale della corretta differenziata, per la Chiesa resta più che mai fermo il principio della sacralità della vita e del corpo, da rispettare e non da profanare, creando quartieri “rossi”!