Salerno: Vinile Live – Rassegna d’inverno con Lucio D’Amato & Giacomo Buffa Duet
Dagli Oasis ad Avishai Cohen a Thelonious Monk, in un viaggio sonoro che spazia dal pop-rock al jazz. Un progetto riformulato in chiave del tutto personale, quello del duo formato da Lucio D’Amato e Giacomo Buffa, che sarà di scena questo giovedì, 19 febbraio alle ore 21.30 con ingresso gratuito, per Vinile Live, la rassegna promossa dall’open space di via Velia, nel cuore di Salerno, in collaborazione con Progetto Sonora. Un concerto tutto in acustico: on stage solo pianoforte e contrabbasso, con la totale eliminazione della base ritmica. Una musica che non è solo improvvisazione, intesa come momento identificativo della grande tradizione di matrice jazzistica, ma che si allarga e dà spazio all’interplay e alla condivisione. Un’esibizione a tratti emozionale, in altri energica, con qualche sorpresa fuori programma, che però sarà svelata solo durante la performance dal vivo. Alla base del duo la profonda amicizia che lega Lucio e Giacomo che, dopo dieci anni militando in varie formazioni, fanno deciso di esprimere la propria visione estetica suonando in duo e seguendo come fil rouge i propri gusti personali. “La mia è una musica democratica – sottolinea il pianista Lucio D’Amato – È un grande contenitore in cui mettere tutto, anche le cose meno belle, per poi rimasticarle e riportarle fuori in linea con la propria sensibilità e la propria percezione del mondo. Mi identifico in quello che faccio, sono io. Mentre suono racconto le mie varie anime e le diverse esperienze passate, che attraversano generi all’apparenza molto distanti tra loro: un arricchimento che oggi si concretizza e trova una veste nuova. Il termine che più rappresenta me stesso oggi è “contaminazione”, perché adoro contaminare me stesso con tutto ciò che ricevo e che prendo. La direzione del nostro progetto, oggi, è questa”.Fusione ed incrocio di generi, quindi, per il live del duo che si definisce un “un raccoglitore indifferenziato di musica”, il cui denominatore comune si ritrova semplicemente nella purezza del suono.