Angri: Confesercenti, Gerardo Di Dato precisa su espulsione
“Resto allibito per la gestione personalistica che nulla a che vedere con le modalità di associazioni democratiche. Leggere che sarei stato espulso e decaduto dalla carica di vicepresidente senza aver mai ricevuto una convocazione della riunione credo possa bastare per far comprendere che l’associazione difatti non esiste perché gestita in maniera padronale da poche persone. E’ evidente che al delegato Confesercenti Angri Aldo Severino, che pare non essere neanche titolare della ditta in cui lavora, sfuggono le più elementari norme democratiche. Paradossale che sia eliminato chi contesta la mancata trasparenza negli atti e nelle attività della presunta associazione, come ho fatto io nel novembre scorso, dissociandomi dal programma natalizio fatto solo da pochi e con obiettivi tutt’altro che chiari e chiedendo un’immediata assemblea mai convocata. Svolgo quotidianamente e con sacrifico un’attività artigianale da molti anni e sono apprezzato per il mio lavoro e a tutela della mia onorabilità e della mia impresa disconosco qualsiasi attività che questi signori hanno svolto e mi permetterò di denunciare la scandalosa vicenda agli organi provinciali e regionali della Confesercenti oltre che della Camera di Commercio di Salerno. Auspico infine un controllo finanziario sui bilanci e le iniziative avviate dalla Confesercenti di Angri e dalle associazioni culturali che gli ruotano attorno gestite dalle stesse persone. Nulla contro il collega D’Antuono che rappresenta come me e tanti altri imprenditori l’impegno quotidiano sul territorio ma è ormai necessario fare pulizia di soggetti che niente hanno a che vedere con la rappresentanza vera di noi imprenditori che con sacrificio, investiamo sul nostro territorio, e manteniamo i livelli occupazionali.
Gerardo Di Dato