Nocera Inferiore: Rotary Apud Montem, Rebibbia in scena “Rifiuti Solidi, Rifiuti Urbani”
Il 29 marzo, alle ore 18,30, presso il Teatro Diana in Piazza Guerritore, La compagnia Stabile Assai della casa circondariale di Rebibbia, porterà in scena “Rifiuti Solidi, Rifiuti Umani.” La manifestazione s’avvale del paatrocinio del Ministero della giustizia, direzione casa di reclusione Rebibbia e del Rotary Club Apud Montem di Nocera Inferiore. Lo spettacolo, scritto e diretto da Antonio Turco, in collaborazione con Sandra Vitolo, per la direzione artistica di Patrizia Spagnoli. Una serata che toccherà le note della solidarietà, nello spirito di servizio rotariano e che accenterà l’attenzione su problematiche contemporanee. La Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di Spoleto. Questa storia trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo (“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”). Nell’ultimo triennio la Compagnia ha messo in scena la storia criminale del nostro Paese nel periodo 1977-1992 con spettacoli specificamente dedicati alla Banda della Magliana con “Roma, la capitale”, al periodo post cutoliano a Napoli con “Nascett’n’miezz o mare”, alla morte di Pier Paolo Pasolini con “Ma che razza di città”. Tutti realizzati n anteprima nazionale, al Teatro Parioli che ha ospitato negli ultimi 6 anni la Compagnia, nella programmazione ufficiale. Negli anni la Compagnia è stata diretta da molti bravi registi professionisti, ognuno dei quali ha offerto un proprio contributo per la sua crescita artistica. Dall’esordio, datato 5 luglio 1982 al Festival di Spoleto, con la messa in scena di “Sorveglianza speciale” di Jean Genet che aveva concesso ai detenuti dell’epoca di realizzare l’opera (era dal 1966 che lo impediva) e con la regia di Marco Gagliardo, il primo regista teatrale carcerario italiano(scomparso nel 2009), molte sono state le interpretazioni del ruolo da parte dei successivi registi. Il 21 dicembre 1987 al teatro Argentina a Roma veniva messo in scena “Bazar napoletano”, scritto da un educatore, Antonio Turco e da un detenuto, Cosimo Rega, con la contemporanea presenza sul palco di 52 detenuti(22 della NCO; 24 della Nuova Famiglia e 6 tra BR- Alberto Franceschini tra questi e Ciro Lai- e NAR). La regia fu di Massimo Antonelli. Ennio De Dominicis fu il regista di “Antigone” rappresentato il 29 giugno 1985 in Istituto. Poi Gigi Conversa diresse negli anni novanta “ Nero e non solo” e “Nella testa un campanello” messo in scena nel DSM 10. Agli inizi degli anni Duemila, tra il 2001 e il 2004 c’è stata l’ottima collaborazione con l’estro creativo e la sapienza dottrinale di Riccardo Vannuccini (cui si deve in parte l’idea dell’attuale nome della Compagnia;in precedenza era “Teatro gruppo”, il nome dell’ensemble) , autore e regista di “Carmine Crocco”. Tra il 2005 e il 2011 si sono alternati il bravissimo Antonio Lauritano, regista televisivo e Caterina Venturini, attrice e regista formatasi alla scuola di Vittorio Gasman che hanno diretto in quegli anni la Compagnia nella lunga avventura del Teatro Parioli. Anni che hanno visto Maurizio Costanzo disponibile ad offrire partecipazioni ai suoi programmi televisivi e divenire poi il Presidente onorario del gruppo. La nota attrice e regista Daniela Marazita, il grande attore Elio Germano e, da ultimo, Francesco Cinquemani hanno diretto la Compagnia negli ultimi tre anni che sono coincisi con la nostra presenza nel calendario del Teatro Golden. E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Di particolare rilievo, inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale della sua attività teatrale. Il 30 giugno del 2011 la Compagnia ha vinto il prestigioso “Premio Troisi”.Il 14 dicembre 2011 è stata, inoltre, ospite del Sindaco Alemanno nella sala della Protomoteca, con lo spettacolo dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, “Una canzone per l’Italia”. Lo stesso spettacolo è stato rappresentato all’Università di Sassari in occasione del 450° anniversario della fondazione. Nel maggio del 2012 la Compagnia ha messo in scena “L’ultima canzone”, uno spettacolo dedicato a Osvaldo Pugliese, uno dei maestri argentini più importanti della storia del tango, spesso in carcere durante l’epoca peronista. L’opera è stata rappresentata dapprima al Teatro Golden di fronte ad esponenti dell’Ambasciata Argentina in Italia. Nel 2013 lo spettacolo centrale nella programmazione è stato “Bazar” esibita in prima nazionale al Teatro Golden e poi in 21 occasioni esterne. “La fine all’alba” invece ha costituito l’opera centrale della programmazione del 2014 e, dopo, l’abituale anteprima al Teatro Golden, è stata messa in scena 28 volte sul territorio nazionale. “La verità nell’ombra” dedicato alla storia dell’eccidio di Portella della Ginestra e al famoso processo di Viterbo e “Una storia bandita” dedicato alla storia d’amore di Michelina e Franceschino Guerra, due briganti della Lucania, saranno le opere in programmazione per il 2015.