Roma: Governo, Esposito “Isis, nostri controlli anche in incognito”
“È comprensibile che i cittadini ascoltando i proclami e le agghiaccianti immagini trasmesse dall’Isis possano sentirsi in pericolo, ma non esistono al momento evidenze riguardo a notizie di concrete o imminenti minacce terroristiche in Italia”. Lo ha dichiarato questa mattina su Raiuno, nel corso del programma ‘Settegiorni in Parlamento’, il vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito. “Anche quando i cittadini non vedono la presenza in divisa dei nostri uomini che presidiano i territori – ha ravvisato Esposito – non significa che non ci siano, nelle operazioni di contrasto al terrorismo la protezione può avvenire anche in incognito perché noi non dobbiamo far sapere ai nemici come attrezziamo le nostre risposte. Nel decreto anti-terrorismo – ha aggiunto il senatore di Area Popolare (Ncd – Udc) – si è scelto di dare maggiori poteri ai nostri servizi di sicurezza, ma solo per un tempo limitato di pochi mesi sulla scia dell’emergenza che coinvolge in questi tempi il nostro Paese. Quanto al controllo in remoto delle conversazioni telematiche – ha concluso Esposito – queste possono avvenire solo per chi è indagato per terrorismo internazionale e sono autorizzate da un magistrato, non è ravvisabile quindi un pericolo per la privacy dei comuni cittadini”.