Roma: Governo, Esposito “Naufragio, soluzione è corridoio umanitario”
“Un’operazione Mosè”. È la proposta del vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito, per permettere ai richiedenti asilo di poter migrare senza rischi di perdere la vita. “Dopo l’ecatombe avvenuta nei nostri mari – dice il senatore di Area Popolare (Ncd – Udc) – non è più il momento di inservibili polemiche e rimbalzi di responsabilità. L’unica soluzione – secondo Esposito – per evitare altri morti innocenti è creare, come sostengo da anni, un corridoio umanitario che dal Nord Africa porti in Europa i disperati che fuggono da guerre, soprusi e carestie. Così come viene narrato nei testi sacri quando Mosè, per intercessione del Signore, aprì le acque per condurre gli ebrei alla salvezza, allo stesso modo l’Europa deve farsi carico di attivare dei punti di raccolta in Africa per smistare coloro che hanno diritto d’asilo nei Paesi della Comunità Europea. La prima emergenza è quella umanitaria, riguarda migliaia di persone che non possono più vivere nei territori dove manca la democrazia e prolifera il terrorismo di matrice religiosa. Il contrasto alle violenze – dice Esposito – potrà avvenire in un secondo momento attraverso azioni coordinate e ben pianificate. Ora è fondamentale dare risposte immediate alla emergenza umanitaria, coloro che hanno perso la vita nel Mediterraneo non sono numeri, ma persone con sogni, desideri, paure, emozioni. L’Italia, l’Alto Commissario Ue Mogherini e l’Onu devono agire insieme con coraggio e senso di responsabilità. Nessuno può più girarsi dall’altra parte – conclude Esposito – ogni singola vita è il mondo intero”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Copasir, Giuseppe Esposito, senatore di Area Popolare (Ncd – Udc).
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