Vallo di Diano: Cittadinanzattiva, denuncia Pedicini depuratori
Cittadinanzattiva Sala Consilina comunica che, in seguito al monitoraggio degli impianti di depurazione presenti nel territorio del Vallo di Diano e dei relativi bacini idrografici di scarico, , l’eurodeputato Piernicola Pedicini, coordinatore della Commissione ambiente e sanità, e altri tre eurodeputati del M5S hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea in data 20 aprile 2015, cui ha fatto seguito un comunicato del 29 aprile 2015 dell’ufficio stampa dell’europarlamentare, entrambi riportati in calce. Cittadinanzattiva invita i cittadini del Vallo di Diano a dar VOCE alle richieste di tutela dell’ambiente e della salute pubblica nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali, ricordando che i medesimi pagano il canone di depurazione ed informando che la Corte Costituzionale con sentenza n. 335 del 08.10.08 ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 155, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”, legittimando gli stessi a chiederne il rimborso. Nella certezza che gli amministratori del Vallo di Diano, i candidati alla presidenza della Regione Campania, i candidati regionali sul territorio, le varie forze politiche, le associazioni ambientaliste e la società CONSAC Gestioni Idriche S.p.A. sono interessati alla salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, CITTADINANZATTIVA ringrazia tutti per l’interesse che manifesteranno e ringrazia in particolare l’europarlamentare Piernicola Pedicini del M5S per l’attenzione riservata al territorio del Vallo di Diano.