Curarsi, privilegiato!
Con la crisi economica, anche curarsi diventa acrobatico. E così, nel Paese, rincara la povertà sanitaria. Lo scorso anno, la richiesta di farmaci da parte di una fascia di popolazione indigente, superiore al tetto dei 3 milioni€ superando i dati dell’anno precedente, di oltre il 3%. La numerosa mole assistita, in gran parte immigrata, oltre la metà, accorsa al Banco Farmaceutico, attivo da 15 anni, cercando di fronteggiare il gap di 3 milioni di farmaci per 410.000 persone. Ma il bisogno in Italia non giunge ai circa 6 milioni di poveri. Ancora tanti ad accostarsi sperando che almeno i farmaci da banco possano tamponare esigenze immediate. La solidarietà purtroppo non riesce a coprire l’effettivo bisogno generale. In alcune Regioni, ancora lenta e farraginosa la burocrazia a riguardo. Curarsi, un dovere ed essere soccorsi, un diritto: ma nel Paese, la Sanità indossa la maglia nera in molte Regioni, specialmente al Sud, rendendo incerta l’assistenza adeguata.