Roma: canonizzazione genitori Santa Teresa di Lisieux, Luigi e Zelia Martin, prima coppia di santi moderni
La famiglia avrà finalmente un faro nella compagnia dei Santi, presto sarà innalzata agli onori degli altari la prima coppia dell’epoca moderna: Luigi e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di Lisieux, saranno canonizzati il prossimo 18 ottobre. L’annuncio è arrivato pochi minuti fa dal Santo Padre, nel seno del Concistoro in corso. «Sono molto contento per questa notizia ora ufficiale e molto grato a Papa Francesco che ha voluto fortemente questa canonizzazione, informandosi poco più di un anno fa presso la Congregazione delle Cause dei Santi se ci fosse qualche presunto miracolo di una coppia da studiare, per poterla poi presentare come modello e dare concretezza a quanto il Sinodo sulla famiglia andrà delineando» è il commento a caldo, dopo l’annuncio del Papa, di padre Romano Gambalunga, postulatore generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che ha seguito da vicino nei mesi scorsi il cammino verso la canonizzazione di Luigi e Zelia. La canonizzazione di una coppia di santi nel cuore del Sinodo ordinario sulla famiglia, scelta che padre Gambalunga spiega così: «È la prima coppia di sposi canonizzati in quanto coppia e questo è un bel segno soprattutto per le famiglie cristiane, che spesso sono lasciate senza sostegno e devono andare controcorrente, specialmente nel mondo occidentale, per vivere ed educare i figli nella verità della creazione con quell’amore che Dio ci ha donato in Cristo». Nonostante diverse agenzie abbiano nei giorni scorsi lanciato notizie poco precise, annunciando per oggi la canonizzazione, dopo le parole di Papa Francesco possiamo affermare con certezza che la canonizzazione avverrà il 18 ottobre, nel cuore del Sinodo. Luigi e Zelia Martin, dopo un discernimento religioso, si sono sposati il 13 luglio del 1858, a mezzanotte a Notre Dame d’Alençon. Dalla loro unione nasceranno nove figli, quattro volati in Cielo in tenera età. Tra loro la piccola Teresa, Santa e Dottore della Chiesa, maestra di spiritualità. In casa Martin si sperimenterà la felicità dell’unione familiare, ma anche il dolore per la perdita dei bambini prima e per la morte di Zelia dopo, avvenuta nel 1877, quando Teresa aveva solo quattro anni. Luigi vivrà il tempo della vedovanza e anche quello della malattia. Tutto è impastato con il motto che da sempre ha animato la loro famiglia “Dio primo servito”.«La santità è sempre qualcosa di straordinario. Ma in questo caso possiamo intravedere un particolare segno della Provvidenza, che invita la Chiesa a comprendere e a valorizzare la vocazione al matrimonio e il ruolo della famiglia» afferma don Silvio Longobardi, custode della Fraternità di Emmaus, realtà ecclesiale che ha eretto la prima Chiesa al mondo dedicata a Luigi e Zelia Martin, vero Santuario per tutte le famiglie. «L’esperienza di Luigi e Zelia – prosegue il sacerdote – potrebbe sembrare molto lontana e troppo diversa da quella che oggi vivono le famiglie. Ma l’autentica santità è una parola universale che può essere da tutti compresa, una moneta che non perde valore con il passare del tempo. I Martin hanno molto da dire e da insegnare agli sposi di oggi».Dopo la guarigione di Pietro Schilirò, il bambino di Monza nato con una grave malformazione congenita ai polmoni, primo miracolo che ha condotto i Martin alla beatificazione, Luigi e Zelia hanno scelto ancora una volta un neonato, prediligendo nuovamente un contesto familiare ferito per il dolore di una malattia. Infatti, il secondo miracolo operato dai genitori di Santa Teresa e riconosciuto dalla Chiesa riguarda Carmen, la bambina di Valencia, nata prematura dopo una gravidanza difficile, vittima di molte patologie, tra cui una emorragia celebrale e una doppia setticemia. Punto Famiglia pubblicherà nei prossimi giorni un’intervista in esclusiva ai genitori di Carmen.