Salerno: Cisl, reintegrare Minervini
Non c’è da meravigliarsi per la levata di scudi della Cisl in favore di Mario Minervini, infatti – come è possibile notare dagli atti – durante la sua gestione diversi dirigenti sindacali dipendenti di pari Ospedale e di pari sigla sindacale del comparto hanno avuto benefici attraverso il riconoscimento – ritenuto dalla Procura di Salerno “illegittimo” (n.d.s. su denuncia della FISI) – di mansioni con nomine ad hoc di facenti funzione di coordinatore. La gestione a dir niente poco attenta, poi, è continuata poiché a chi era già in possesso formalmente dell’incarico veniva riconosciuto, invece, il lavoro straordinario o in reperibilità di notte in spregio alle normative che prevedevano solo il turno unico per i responsabili dell’organizzazione e dell’assistenza infermieristica ed alberghiera. Il lavoro straordinario, poi, veniva usato come fattore ordinario di programmazione del lavoro e senza alcun confronto con i Sindacati e la RSU tanto che su denuncia della FISI fu comminato al Dott. Minervini una multa di 70.000 € per aver avallato eccessi di utilizzo di personale in regime di lavoro straordinario ben oltre i limiti di legge. Non da ultimo, in data 03 giugno 2015, il Direttore Generale della ASL di Salerno in risposta ad una nota della FISI/FIALS ha notificato che durante la gestione dello stesso Minervini e ad altro Dirigente (all’epoca) della medesima sigla in qualità di operatore tecnico era stato riconosciuto in maniera illegittima un servizio di pronta disponibilità per l’ufficio cartelle cliniche sospeso poi dal Direttore Sanitario Rocco Calabrese e dal Commissario Spinelli. A cosa servisse l’Istituto della pronta disponibilità in un Ufficio Cartelle Cliniche ove si rilasciano semplicemente copie delle stesse non è dato sapere: probabilmente tale Istituto serviva per arrotondare lo stipendio a danno dell’erario e con colpa grave di chi ha autorizzato tale Istituto. Più volte la nostra sigla, attraverso articoli giornalistici, ha denunciato una gestione dell’Ospedale qui da ritenersi almeno “amicale” e che, negli ultimi tempi, a causa delle richieste di riconoscimento dei dipendenti del locale P.O. presso i tribunali della provincia delle differenze retributive maturate dai coordinatori facenti funzioni nominati sotto la sua gestione sta generando altri danni. Tra le tante nomine a facenti funzioni vogliamo ricordare alcune che hanno il pregio di essere inesistenti: Coordinamento sui “rifiuti speciali”, Coordinamento sulla “Privacy” . Non c’è da meravigliarsi, quindi, se la ASL ha deciso su denunce specifiche e dettagliate della nostra organizzazione di revocare l’incarico al dott. Minervini che dovrà pure rispondere in qualche modo, oltre che erarialmente, dei danni provocati.