Lourdes: con l’Amasi, pellegrini ed infermi malgrado la crisi nella terra dei miracoli
dall’inviato il direttore Rita Occidente Lupo
La crisi c’é e si fa sentire ovunque, per cui anche nei luoghi santi, il flusso di pellegrini scema a causa dei costi. Comunque Lourdes continua ad avere un bacino di fedeli notevole, da ogni parte del mondo. C’é chi riempie il salvadanaio, per potersi poi reglare una boccata d’ossigeno ai piedi della Vergine di Massabielle. La Grotta continua ad attirare nel silenzio e la preghiera. A Lourdes si arriva in tanti modi: col treno, in pullman, in aereo, in auto. Ci sono associazioni che nel tempo hanno registrato il calo dei pellegrini, ma che in ogni caso riescono a riempire il treno bianco, che trasporta barellati; tra i tanti, che nella stagione alta fanno sentire il loro contributo alla diffusione del messaggio di preghiera, penitenza, conversione, l’Amasi di Bari, presieduta da Rosaria Accardi. Al suo fianco Alfonso D’Antu,ono, presidente della sezione di Salerno, Augusta Speziga, direttore tecnico, da 25 anni puntualmente a Lourdes e lo staff associazionistico con: Romita Costanza capodama, Giuseppe Calabrese, capobarelliere; 60 infermi, dame e barellieri, 3 medici, 1 infermiere in totale 180 persone in volo per giungere al luogo delle apparizioni e depositare il proprio fardello di suppliche o di ringraziamenti; tante testimonianze di come la Vergine aiuti. “Mio marito cadde per un brutto male circolatorio-confessa Anna Giuliani di Carbonara. L’attacco circolatorio che lo colpi’ nel ’72 non creo’ danni, perché pregai la Vergine di Lourdes e lui, dopo quella notte tra il 7-8 dicembre, al mattino s’alzo’ ed ando’ a lavorare in tipografia. Sono qui da allora ogni anno con lui, per ringraziare la Madonna che ci ha dato sollievo nella prova!”