Santomenna: 2^ ediz. “R-Estate” in scena “Il miracolo di San Gerardo Maiella”
Nella seconda edizione della rassegna “R-Estate a Santomenna” Venerdì 28 agosto alle 20,30 la compagnia teatrale “Dioscuri” di Campagna, con i testi scritti dal poeta e paesologo Franco Arminio, metterà in scena la rievocazione storica de – Il miracolo di San Gerardo Maiella – farà da cornice alla rappresentazione teatrale l’antico borgo del paese in via Roma ove ancora oggi si può visitare la bottega del fabbro che ferrò il cavallo di Santo Gerardo. Il racconto di quando il cavallo del giovane frate percorrendo le strade di Santomenna, scalpi¬tando sui ciottoli, perdette i ferri. Gerardo si fermò dal mani¬scalco del paese, il quale, chiese un prezzo troppo alto per il giovane monaco che lo riprese aspramente e rivolgendosi al cavallo disse: «Restituiscigli i ferri!»L’animale, alzando l’uno dopo l’altro, i quattro zoccoli, li fece ricadere per terra. Gerardo Maiella, nato a Muro Lucano nel 1726, fin da bambino sognava di diventare frate era spesso ospite a Santomenna presso il convento dei padri cappuccini dall’amato zio Padre Bonaventura che all’epoca faceva già sentire il suo prestigio per¬sonale di uomo dotto e virtuoso nella provincia religiosa. Poco conosciuta è la storia di quando un giovanissimo Gerardo si presentò alle porte del convento sicuro che padre Bonaventura lo avrebbe accolto nel monastero fra la pace e il silenzio così da poter contemplare giorno e notte la maestà del creatore e presentarsi ai popoli con la testa rasa, i piedi scalzi, il cordiglio ai fianchi. Lo zio riteneva che il giovane ragazzo fosse troppo fragile e magro, la vita da frate richiedeva ben altre spalle, senza una salute di ferro, non si resiste nell’ordine di S. Francesco e il giovane dovette far ritorno a casa. Nel 1748 ebbe modo di unirsi a un gruppo di sacerdoti redentoristi passati per Muro Lucano per una missione, nel 1752
pronunciò i voti. Morì a Materdomini (AV) oggi è ricordato come il santo protettore delle madri e dei bambini.