Pertosa-Auletta: XX ediz. Festival “Negro” torna grande musica nelle Grotte

La musica d’autore ritorna nel suggestivo palcoscenico delle Grotte di Pertosa-Auletta (Salerno), dal 21 al 23 agosto, per la 20/a edizione del Festival “Negro”, dedicato quest’anno al tema “Radici – la musica dal futuro antico”, con grandi ospiti che proporranno il loro repertorio artistico in una chiave affascinante e adattata a stalattiti e stalagmiti millenarie: sarà Francesco De Gregori (21 agosto) ad aprire la storica rassegna con “Vivavoce” – il doppio album in cui rivisita, con arrangiamenti inediti, 28 tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio – e che si concluderà il 23 agosto con i suoni di Raiz e Fausto Mesolella in “Dago Red Tour”, tra chitarre elettroniche e fantasia di arrangiamento e voce blues di intensa profondità, per dare nuova eco alla canzone popolare napoletana. Nei tre giorni l’antro delle Grotte diventa quindi un palcoscenico naturale unico tra i più affascinanti nel Mezzogiorno, che ospiterà dieci concerti e tre Dj Set notturne: l’obiettivo è di proporre i repertori più tradizionali, classici o storicamente connotati della musica popolare locale, nazionale ed internazionale, interpretati nei modi artisticamente più innovativi, esprimendo nuove musicalità ed evidenziando particolari diversità semantiche del linguaggio musicale. De Gregori (main stage, dalle ore 23) sarà accompagnato da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Paolo Giovenchi (chitarre), Lucio Bardi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Alessandro Arianti (hammond e piano), Stefano Parenti (batteria), Elena Cirillo (violino e cori), Giorgio Tebaldi (trombone), Giancarlo Romani (tromba) e Stefano Ribeca (sax). Ad aprire il suo concerto, gli “Alti&Bassi” un fenomenale quintetto di vocalisti che da un ventennio esegue, solo con le voci, le timbriche degli strumenti, interpretando brani trasversali ai generi. Altra “chicca” della XX edizione di Negro, l’Orchestra “di tammorre e putipù”, in una prima nazionale (22 agosto) che vede la partecipazione carismatica di Alfio Antico: “Il ritmo delle radici” è il titolo di questo progetto di ricerca e di spettacolo, ideato e diretto da Mimmo Maglionico in cui la tradizione popolare del Sud Italia, che intreccia riti di passaggio e aspetti terapeutici di formazione precristiana, ruota prevalentemente attorno ad una serie di feste popolari (Madonna dell’Arco, Madonna delle galline, Madonna dei Bagni, Madonna di Castello, carnevali tradizionali ecc.) che, come è noto, sono anche occasione di espressività coreutico-musicale. Nella “maratona” di Negro, poi “Flo“, “Alti & Bassi”, Giancarlo Schiaffini con Silvia Schiavoni, Fanfani & Ensemble Dissonanzen, Baro Drom Orkestar, Capone & Bungtbangt, e Les Tambours Du Bronx. Fino al live di Raiz e Fausto Mesolella, composto dalla rielaborazione di memorabilia del canzoniere napoletano che si mescolano a pulsioni rock, soul, blues, reggae del combo. È così che naturalmente, “Lacreme napulitane” (firmata da Bovio-Buongiovanni) si specchia nella “Immigrant Punk” dei Gogol Bordello di Eugene Hutz. Che ’a muntagna vesuviana, il Vesuvio di “Tu ca nun chiagne” (Libero Bovio-Ernesto De Curtis), diventa the mountain che scalano The Who in “See Me, Feel Me”. A rafforzare lo spirito del XX Negro, l’innovativa proposta di Alessio Bertallot, conduttore radiofonico, cantante, disc jockey e operatore musicale tra i più aperti e innovativi in ambito di ricerca musicale che, invitato a produrre una selezione di giovani DJ campani in grado di fornire indicazioni sul loro senso di radici musicali ha coinvolto tre giovani “a chilometro zero” che in ciascuna serata proporranno un loro repertorio. A coordinare questa ulteriore “rassegna nella rassegna”, Valentina Curto. Accanto alle note, le Grotte propongono anche un’offerta di prodotti tipici locali e biodiversità gastronomiche, a partire dal raro Carciofo bianco di Pertosa, e attività legate all’ancestrale e misterioso fascino dell’area. Nel corso della rassegna è infatti previsto il “Negro Speleo Trekking”: in esclusiva europea questa disciplina combina il gusto per l’esplorazione fluviale con quello per lo sport adrenalinico. Con i gommoni da raft si risalgono i 300 metri del fiume sotterraneo fino allo sbarco alla cascata, per poi inoltrarsi verso la polla sorgiva del fiume Negro. Un cartellone – organizzato dalla fondazione “Mida” – che prevede mostre sulle grotte turistiche più belle in Italia,  su “L’Inferno necessario”, sul tema delle “Radici”. la Fondazione MIdA riserva anche un’eccezionale promozione del 50% sul biglietto del percorso completo agli spettatori e ai partecipanti del festival di musica etnica. Prima delle esibizioni, si potranno visitare le Grotte, l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Il tema della 20/a edizione della rassegna esprime quindi la visione di un progetto, ha spiegato il direttore artistico, Dario Zigiotto, “che intende consolidare il ruolo del ‘Negro Festival’ anche di mediatore culturale dell’intrattenimento e dello spettacolo, costruendo a ridosso delle Grotte, autentico obiettivo di questa proposta di marketing territoriale, una programmazione che si rivolga a famiglie, appassionati di genere, giovani, ma in un contesto in cui l’originalità e l’importanza del cast sappiano fornire un’occasione unitaria di attrazione