Quindici: E!state Liberi, 15 volontari da tutt’ Italia
Al via dal prossimo sabato 22 agosto l’edizione 2015 dei campi di E!state Liberi che come ogni anno fa tappa anche ad Avellino, nei beni confiscati ai clan Cava e Graziano a Quindici. Quindici ragazzi provenienti da tutta Italia alloggeranno per una settimana nel paese del Vallo di Lauro, protagonista di questo progetto ormai per il quarto anno consecutivo. I ragazzi saranno occupati per metà giornata nei lavori di manutenzione dei beni confiscati, in particolare all’interno di Villa CentoQuindiciPassi, che si sta trasformando in un maglificio artigianale; inoltre dedicheranno alcune ore anche a lavori di pulizia e manutenzione di alcune strade e piazze di Quindici. Nei pomeriggi, invece, saranno protagonisti di incontri di formazione con svariati temi, e di incontri con numerosi ospiti, che li aiuteranno a comprendere i fenomeni criminali che per anni hanno insanguinato il Vallo di Lauro e dai quali è partito il riscatto di un intero territorio che va sostenuto e incrementato. Il progetto “E!state Liberi” di Libera va avanti ormai da moltissimi anni e vede, ogni anno sempre più numerosi adolescenti, giovani ma anche adulti e famiglie impegnarsi in prima persona per conoscere i territori, comprendere i fenomeni criminali, ma soprattutto per dare il proprio contributo al contrasto e alla lotta a questi fenomeni, che non può e non deve essere un impegno delle sole forze dell’ordine o della magistratura, ma che invece parte proprio dalla società civile e dall’impegno quotidiano nelle grandi come nelle piccole cose. Il coordinamento di Libera Avellino ha particolarmente a cuore questo progetto, questo perché il valore della presenza di questi ragazzi in territori come il Vallo di Lauro è molteplice: spendono una settimana delle loro vacanze estive per contribuire alla rinascita di un territorio che, pur non essendo il loro, gli sta a cuore! Vengono a conoscere le storie della camorra che hanno insanguinato il Vallo, ma anche e soprattutto a dimostrare in quel territorio c’è anche altro, che esiste la possibilità di una storia diversa. Incontrano i protagonisti della rinascita del nostro territorio e si contaminano a vicenda! Saranno accompagnati, infatti, in una progressiva scoperta di luoghi e di incontri con persone che gli mostreranno la bellezza di un territorio che sta imparando a reagire non con altra violenza ma con la valorizzazione del patrimonio cultura, naturale e sociale già presente. La loro presenza dimostra che il Vallo di Lauro non è solo camorra, ma dimostra soprattutto che la non-camorra non è quella di chi si volta dall’altra parte e fa finta di niente, ma quella di chi si impegna in prima persona!