Benevento: aggressione in carcere, Sappe “Che aspetta amministrazione penitenziaria per intervenire?”
L’ennesima violenta aggressione contro un poliziotto penitenziario da parte di un detenuto scatena la reazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. L’episodio è accaduto domenica nella Casa circondariale di Benevento, dove un detenuto appartenente al circuito Alta Sicurezza che ha colpito violentemente al volto, con pugni e schiaffi, a un Assistente Capo, con la pretesa di non aspettare il proprio turno per fruire della doccia. “E’ uno stillicidio costante e continuo: i nostri poliziotti penitenziari continuano a essere picchiati e feriti nell’indifferenza delle autorità regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria, che è costretta a confermare l’aumento delle violenze contro i Baschi Azzurri del Corpo nonostante il calo generale dei detenuti ma che non adotta alcun provvedimento concreto perché queste folli aggressioni abbiamo fine, ad esempio sospendendo quelle pericolose vergogne chiamate vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto”, denuncia il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, che rivolge al poliziotto ferito “la solidarietà e la vicinanza del primo Sindacato dei Baschi Azzurri”. Benevento è un carcere nel quale, alla data del 30 luglio scorso, erano detenute 419 persone, 8 in più di quelle che c’erano lo scorso giorno del 2014 (411). E questo nonostante alcune leggi impropriamente definite ‘svuota carceri’. Ma ciò nonostante i problemi sono costanti, a Benevento.“Sembra che a nessuno, a parte noi, interessa e preoccupa che quasi ogni giorno in un carcere qualche poliziotto penitenziario venga picchiato. Certo non all’Amministrazione penitenziaria della Campania e di quella nazionale che nonostante le centinaia di casi in tutta Italia e le decine in Regione, non adottano alcun provvedimento per porre fine a queste ignobili colluttazioni, adottando ad esempio pesanti sanzioni disciplinari contro i responsabili. Forse pensano che siamo da macello, che disarmati e senza alcuna tutela abbiamo quasi il dovere di prendere schiaffi in servizio”, aggiunge il Segretario Regionale SAPPE della Campania Emilio Fattorello.“Venga loro, i dirigenti del Dipartimento e del Provveditorato di Napoli, gli educatori e gli assistenti sociali, a sentire la puzza del carcere in prima linea e a rischiare di prendersi pure qualche calcio o qualche sberla da detenuti fuori di testa….”, conclude Capece. “Poi vediamo se non prendono provvedimenti contro queste ignobili violenze!”.