Napoli: Soresa, Rivellini scrive a governatore De Luca
“Gentile Presidente, per Tua opportuna conoscenza la informo, che in data 03 aprile 2013 con determina numero 30, la Soresa ha bandito una gara per realizzare una piattaforma informatica per gestire, in alcuni ospedali regionali , la contabilità analitica, gli ordini, il controllo di gestione etc. La gara è stata assegnata per euro 1.891.831,20 alla ditta ‘Rti Exprivia Spa – Gpi Spa’. Tali somme sono relative ai Por 2007/2013 Asse 5 e il programma deve essere completato entro e non oltre il 31 dicembre 2015 per evitare di perdere il finanziamento comunitario. Sembra che il lavoro di cui sopra non sia stato ancora ultimato ma, anzi, sia ancora in alto mare. Pertanto il rischio di perdere i fondi è concreto. Inoltre anche altri programmi, come quello relativo alla cartella clinica elettronica, gestiti direttamente dalla Soresa, con l’ausilio di ingenti fondi comunitari, sembrano che siano scomparsi “nelle nebbie” della società regionale. Credo che sia utile un Tuo autorevole intervento sperando ,come già ho avuto il modo di scriverTi, che la Soresa, società regionale oggettivamente “sfortunata”, possa cambiare le sue funzioni e i suoi risultati”. Questo il testo della lettera che il segretario regionale dei Popolari per l’Italia, Enzo Rivellini, ha inviato al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per far si che “la Soresa, in ritardo sulla realizzazione di programmi finanziati, non corra il rischio di restituire i fondi europei”. Per Rivellini “Le funzioni e gli obbiettivi di questa “sfortunata” società si devono cambiare. De Luca potrebbe accorpare più società regionali “sfortunate” per evitare sprechi di denaro pubblico”. “Solo così – prosegue – si potrà dare un impegno lavorativo ai (tanti) dipendenti regionali inutilizzati e capire a che servono queste (tante) società”. “In questo modo – conclude l’esponente del partito guidato da Mario Mauro – certamente De Luca perderà la possibilità di fare qualche nomina e quale consulenza, ma ne guadagnerà nel voler effettivamente cambiare la nostra sanità, dimostrando che a differenza di Renzi, chiacchiera (tanto), ma poi agisce”.