Regione Campania: Expo 2015, presentazione “Carta Mediterranea infanzia” per promuovere corretta alimentazione
La Regione Campania ha presentato oggi ad Expò 2015, nel corso di un’iniziativa svoltasi presso l’Auditorium di Palazzo Italia a Milano, la “Carta Mediterranea dell’Infanzia”. Il progetto, che illustra le linee guida sull’educazione alimentare, e la promozione di uno stile di vita attivo, ha la Regione Campania capofila, e si avvale della partecipazione della Conferenza delle Regioni e delle Regioni Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Umbria. La “Carta Mediterranea dell’Infanzia” contiene i principi universali da adottare nei confronti dei bambini e degli adolescenti, da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera dell’alimentazione. Il documento è stato finalizzato a seguito di momenti di confronto con operatori del mondo della pubblica amministrazione, della sanità, della scienza, della nutrizione, dell’agricoltura, dell’industria, della comunicazione e dello sport raccolti in un testo dal titolo ”Carta Mediterranea dell’Infanzia”. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sul portale della Regione Campania. Di seguito il testo della “Carta Mediterranea dell’Infanzia” :
La Carta Mediterranea dell’infanzia
- Educare i bambini ed i genitori, nella loro qualità di “controllori”, ad un’alimentazione regolata, diversificata, equilibrata, ispirata ai principi della Dieta Mediterranea.
- Rispettare e far conoscere la stagionalità dei prodotti ortofrutticoli.
- Promuovere la semplicità delle preparazioni come indice di naturalezza dei cibi offerti.
- Diffondere la consapevolezza dell’impatto della qualità dei pasti sulla salute dei bambini, garantendo salubrità e genuinità; i costi della lavorazione non possono prevalere sulla bontà dei prodotti.
- La sicurezza all’intero ciclo produttivo è strettamente correlata alla tracciabilità degli ingredienti e dei prodotti impiegati.
- Le tecnologie impiegate per il packaging e le soluzioni logistiche adottate non devono influenzare il valore nutrizionale del prodotto.
- Diffondere la conoscenza tra i bambini e gli adulti delle proprietà nutritive degli alimenti e delle mutazioni indotte dai processi di preparazione.
- Le materie prime impiegate devono essere, ove possibile, a chilometro zero o raccolte vicino ai luoghi nei quali vengono trasformate e preferibilmente coltivate con metodi biologici.
- Stimolare i bambini al movimento ed alla regolare pratica sportiva.
- Promuovere una campagna di controinformazione verso i rischi di un’alimentazione sbrigativa, fortemente influenzata dai messaggi pubblicitari.