Salerno: San Pietro a Corte, apertura serale per Giornate Europee del Patrimonio
La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio previste per domani 19 e 20 settembre 2015, apre di notte il Complesso monumentale di San Pietro a Corte (ipogeo e chiesa S.Anna) a Salerno: sabato dalle ore 20 alle 24; domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Come ogni anno, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo aderisce alle GEP (Giornate Europee del Patrimonio), manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. Si tratta di un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana. Durante l’apertura straordinaria del sito monumentale di San Pietro a Corte, sarà presentata una personale di videoarte di Giuseppe De Marco, dal titolo work_shop che racchiude gli ultimi tre lavori dell’artista. Il video Il CIBO è stato realizzato e dedicato ad una delle tematiche individuate dal Ministero per la manifestazione L’alimentazione e la storia dell’Europa: identità culturali e alimentari alle radici dell’Europa. Riflessioni sul SISTEMA ALIMENTAZIONE. Realizzato con materiali prelevati dalla rete web. OUT OF MEMORY / E’ un viaggio nello spazio di una memoria condivisa tra l’autore e la pittrice Chiara Briganti. L’autore scompone le immagini e crea percorsi tra le cromie, proponendo una percezione emozionale della memoria, dove ciascun osservatore trova spazio per il recupero della propria memoria. Il video, sviluppato con riprese in chromakey e motion graphic, è accompagnato dalla voce narrante di Chiara Briganti nella lettura di un suo testo. Audio a cura dell’autore. MEDIA MARKET / Realizzato per un workshop all’Ecole de Conde’ di Villeneuve Loubet (Nice), il video rappresenta una provocazione dell’autore sull’incapacità odierna dell’uomo occidentale – compulsato continuativamente da una pandemia di immagini – di percepire la realtà attraverso una sensorialità completa. Unico senso utilizzato: la vista, il cui “iperutilizzo” genera l’impossibilità finanche del vedere stesso, sicchè anche Narciso non si vede più ma si immagina. Realizzato con riprese e motion graphic. Audio a cura dell’autore.