Roccadaspide: Piano di Zona, bando assistenza domiciliare anziani
E’ stato pubblicato dal Piano di Zona Ambito S/7 di Roccadaspide il bando per un progetto di assistenza domiciliare integrata per persone ultrasessantacinquenni non autosufficienti o che comunque, per la loro condizione di salute o per una eventuale patologia, necessitano di cura e assistenza. Il servizio è possibile grazie ad un finanziamento ministeriale del fondo PAC pari a 179.999,06 euro. L’importante progetto, che prevede l’erogazione di quasi 10mila ore di assistenza, riguarderà 67 persone che saranno individuate in tutti i comuni che fanno capo al Piano di Zona S/7 in base alle esigenze di assistenza: 8255 ore saranno erogate grazie ai fondi PAC mentre altre 1651 saranno possibili grazie a fondi dell’Ambito. Le prestazioni verranno erogate da otto operatori sociosanitari che interverranno presso il domicilio delle persone interessate attraverso procedure e modalità che dovranno essere necessariamente condivise tra Als e Comuni. Si tratterà di un’assistenza personalizzata, dal momento che per ognuno degli assistiti sarà predisposto un intervento personalizzato in relazione alla natura e alla complessità dei propri bisogni. Le persone a cui si rivolge il progetto sono ultrasessantacinquenni che pur non presentando criticità specifiche hanno bisogno di continuità assistenziale e che pertanto usufruiranno di interventi programmati a domicilio perché affette da malattie croniche invalidanti oppure progressivo-terminali. Il servizio comprenderà varie azioni tra cui aiuto alla persona nello svolgimento delle attività quotidiana, assistenza infermieristica, prestazioni riabilitative, sostegno alla mobilità personale. “Si tratta di un progetto molto importante che ci consentirà di potenziare i servizi agli anziani– afferma il Presidente del Piano di Zona S/7 Girolamo Auricchio, sindaco dell’ente capofila – grazie ai quali potremo garantire una doverosa assistenza agli anziani, consentendo loro di restare nel loro ambiente, pur avendo bisogno di assistenza, ed evitando il ricovero in case di riposo o in ospedale”.