Regione Campania: Gambino su indagati assenteisti ospedale Ruggi D’Aragona

 I recenti gravissimi fatti che hanno interessato dipendenti infedeli dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, e che fanno seguito agli altri relativi alle presunte mazzette pagate per scavalcare le liste di attesa, denotano sicuramente ed incontestabilmente un’oggettiva, grave ed ingiustificabile assenza di un’efficace rete di controllo e sorveglianza. Le mai irrisolte problematiche relative al personale, lo stato di abbandono in cui versa il P.O. di Cava dei Tirreni, il disinteresse completo verso le sollecitazioni e le richieste – anche da me sostenute nel recente passato – del Dott. Luigi Cremone riferite all’eccellente reparto di Senologia, sono solo alcuni degli aspetti deleteri di una gestione fallimentare della sanità. La combinazione dei fattori evidenziati e di tutti quelli quotidianamente sottolineati e gridati a gran voce dalle OO.SS., dagli operatori e dagli utenti, impongono una chiara presa di posizione e di coscienza: la Direzione Generale degli Ospedali Riuniti “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” è inadeguata e non in grado di governare una struttura sanitaria così complessa. Pur convinto, infatti, che nei fatti accaduti ci sono responsabilità individuali che vanno perseguite e duramente colpite, disciplinarmente e penalmente, non si può più far finta di non capire che occorre un drastico cambio di rotta ed una sostituzione urgente, nei limiti dell’ordinamento e del regolamento, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona. Il Presidente De Luca abbandoni ogni indugio e adotti subito le opportune decisioni in modo da dare all’importantissima Azienda Ospedaliera una guida decisa e competente che, in accordo con le parti sociali ed operative, avvii un risanamento morale, organizzativo e operativo dando soddisfazioni e gratificazioni alle migliaia e migliaia di dipendenti dell’Azienda che quotidianamente buttano il cuore oltre l’ostacolo pur di far fronte alle esigenze dei cittadini e dei pazienti che a loro si rivolgono per essere assistiti e che non possono continuare ad essere mortificati da comportamenti di pochi “ladri di polli” e da una Direzione generale inadeguata a governare la struttura aziendale.

Dott. Alberico Gambino