Regione Campania: Gambino su mercato ortofrutticolo Pagani
L’Assemblea del Consorzio Mercato Ortofrutticolo di Pagani Nocera, tenutasi ieri 30 Settembre 2015, ha finalmente e definitivamente svelato i reali interessi perseguiti dai Comuni di Nocera Inferiore e Pagani. Sono interessi di bottega, “distinti e distanti anni luce” da quelli che sono gli aiuti, i supporti, le partecipazioni che, invece, si attendevano e si attendono gli operatori commerciali ed i lavoratori che dalla struttura traggono sostentamento e fonte di vita. Non scandalizza, certamente, il comportamento tenuto dal Comune di Pagani che, nel nominare componente del collegio dei revisori il marito del consigliere comunale Avv. Maria Rosaria Esposito, non ha fatto altro che continuare a perseguire, con lucidità e Scientemente, l’unica attività che ha dimostrato essere capace di fare in quest’anno di governo della città: sistemare i propri consiglieri comunali che sostengono la maggioranza, o i familiari degli stessi, nei piccoli e parvi posti di potere che, di volta in volta, si liberano o si rendono disponibili. Nemmeno scandalizza, ovviamente, la costante e continua divergenza “ tra il dire mediaticamente ed il fare concretamente” che caratterizza, nella gestione del mercato, il Sindaco di Nocera Inferiore che, pur di nominare un Suo uomo a Presidente del Collegio Sindacale, il Dott. Salvatore Barba, ha dimenticato in fretta i suoi proclami di guerra fondati sull’inderogabile necessità di “ ridurre da tre a uno i componenti del collegio sindacale”. Rimarrà nella storia da insegnare nelle scuole, come esempio da non seguire, la roboante dichiarazione del Sindaco Torquato datata 10 Febbraio 2015 e a più riprese mediaticamente ripetuta: “o si riduce il CDA ed il Collegio Sindacale, e si acquisisce la struttura mercantile, oppure il Comune di Nocera Inferiore esce dal Consorzio”. Scandalizza leggermente, invece, che un bilancio di gestione venga approvato con il solo voto favorevole del 31,25 % delle quote societarie (Pagani e Angri) e con l’astensione del restante 70% circa (Nocera Inferiore, Provincia, Regione, COGMO, ERSAC) tra cui il Sindaco Torquato che, in tal modo, ha corretto, e per certi aspetti finanche smentito, il voto favorevole e incondizionato espresso dal Suo delegato nel CDA Dott. Cicalese Francesco che, ovviamente, per conto del comune di Nocera Inferiore, gestisce da sempre, quotidianamente e convintamente la struttura mercantile unitamente al Presidente Paolillo Vincenzo. Trovo, invece, singolare – e per certi aspetti anche scandaloso – il nuovo corso avviato dalla Regione Campania a guida PD che, contrariamente a quanto fatto nel passato ed al suo ruolo puramente rappresentativo nell’assemblea consortile, attraverso un proprio funzionario delegato non solo pretende – ed ottiene – la nomina di un componente nel collegio sindacale ma addirittura partecipa attivamente e spudoratamente ad accordi extra assembleari e rinuncia all’unico suo interesse istituzionale che ne giustifica la presenza in assemblea: la cessione della struttura ai comuni di Nocera Inferiore e Pagani. Ovviamente, ed inevitabilmente, del grave comportamento tenuto dal delegato regionale in Assemblea e del rinvio d’ufficio disposto relativamente all’incontro fissato per il trasferimento della struttura in capo ai comuni di Nocera Inferiore e Pagani, chi di competenza dovrà renderne conto nelle sedi istituzionali in cui, da subito, sarà trasferita la grave vicenda accaduta ieri. Rispetto a quanto accaduto ieri sera, dinanzi a tanta scelleratezza istituzionale e politica si può rimanere solo basiti anche se si è stati – e si è – consapevoli e convinti, da sempre, che tra “ il dire ed il fare c’è di mezzo non il mare ma l’oceano” e che la coerenza umana, politica, istituzionale è virtù di pochi eletti cui tocca il compito di difendere, sempre e comunque, i reali interessi delle comunità amministrate a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche e sapendo di diventare bersaglio nel mirino del coacervo di forze, di ogni genere, che hanno concreto interesse a mantenere lo status quo. Convinto sostenitore, e portatore, di tali principi continuerò il mio impegno politico ed istituzionale a difesa degli interessi – questi si legittimi e giusti – degli unici soggetti legittimati a gestire la struttura mercantile, cioè gli operatori commerciali ed i lavoratori mercatali, cui continuo ad assicurare il mio sostegno e supporto incondizionato perché “ il tempio venga liberato dai mercanti” e perché venga definitivamente risolta in radice la “grave illegittimità in atto” – e su cui i rappresentati istituzionali nell’assemblea consortile e nel CDA hanno steso un velo di interessato silenzio – rappresentata dal fatto che un Consorzio, occupato spudoratamente dagli interessi degli uomini celantisi dietro le istituzioni, continui a gestire – materialmente ed economicamente – una struttura mercantile senza titolo alcuno essendo noto a tutti che la convenzione autorizzativa della gestione è scaduta, e mai rinnovata, sin dal 01 Gennaio 2010.
Alberico Gambino