Pozzilli: Neuromed, corso ECM per professioni sanitarie “Comunicare la scienza, preparare la società del futuro”
La scienza ha un ruolo cruciale nella civiltà contemporanea. Di fatto, non c’è alcun aspetto della nostra vita quotidiana che non sia influenzato dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica. E’ per questo che comunicare i risultati delle ricerche, far partecipare i cittadini alla grande avventura della scienza, è un passo cruciale per una società moderna e consapevole. E’ in questo ambito che si inquadra il Corso di Educazione continua in medicina (ECM) “La divulgazione dei risultati della ricerca scientifica: barriere ed opportunità nella comunicazione della scienza al pubblico”. L’incontro si terrà giovedì, 8 ottobre 2015, presso la Sala Conferenze del Parco tecnologico di Via dell’Elettronica, dell’I.R.C.C.S. Neuromed, a partire dalle ore 14:00. Organizzato dalla Fondazione Neuromed e rivolto a tutte le professioni sanitarie, il corso mira a toccare i temi principali della comunicazione scientifica, sia quella rivolta ai non addetti ai lavori che quella che avviene tra gli stessi ricercatori. E il gruppo di relatori è certamente all’altezza della complessità del tema: Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto Mario Negri; Daniela Ovadia, direttore scientifico dell’Agenzia di Informazione Medica e Scientifica Zoe e co-direttore del Laboratorio Neuroscienze e Società dell’Università di Pavia; Fabio Turone, direttore dell’Agenzia di Informazione Medica e Scientifica Zoe; Anna La Rosa, giornalista e docente di Comunicazione Medico scientifica nell’Università Sapienza di Roma.“La gran parte delle ricerche scientifiche – dice Americo Bonanni, Responsabile scientifico del Corso – ha un impatto diretto sulla vita dei cittadini. Le scelte politiche vengono spesso influenzate dalla percezione e dalle convinzioni che la gente ha su decine di argomenti scientifici. Spesso è la stessa classe politica a cavalcare atteggiamenti populisti su questioni scientifiche, soprattutto in campo medico. Proprio sulla base dei casi concreti avvenuti negli ultimi tempi, è necessaria una analisi che permetta di guidare il lavoro del ricercatore, del medico e del personale sanitario verso una correttezza della comunicazione medico-scientifica al pubblico”.