Salerno: a DegustArte, il fascino in bianco dell’Atelier Di Lascio
Rita Occidente Lupo
Week end tra musiche e sapori, nella riscoperta artigianale di talenti nostrani. Così DegustArte, che ha tagliato il nastro di partenza con la coreografia di ballo a cura dell’Associazione Culturale “Danse Ensemble” diretta da Natasja Brugman. Preludio ai laboratori di artigianato ed all’apertura degli stands gastronomici, con la Chef dei grani Helga Liberto, che ha presentato una selezione di pani speciali, con annessa degustazione libera. Nella kermesse, un viaggio nel passato, grazie agli Arcieri “Roberto il Guiscardo” e conferenza “Cibo, birra e salute nell’Alto Medioevo”, a cura del gruppo di rievocazione storica Gens Langobardorum. Novità gastronomiche e bibite speciali hanno attirato la curiosità dei numerosi visitatori presso il Parco dell’Irno: birra alle nocciole, tra balli popolari e tammorre. In chiusura, mestieri di una volta da recuperare e rivitalizzare ed intrattenimento dei più piccini con Burattini, Trampoliere, Giocoliere, Sputafuoco. Momento clou con il Food Pop (cibo “casalingo” caratterizzato dall’uso di farine ad alta digeribilità) di Carmen Turturiello, con degustazione di piatti appresi dalla cucina casalinga a base di farina e lavoro manuale. Fiore all’occhiello della rassegna, capi dell’Elegance de Luxe, atelier delle sorelle Di Lascio. Il fascino del bianco, per il giorno del fatidico sì, tra pietre e pizzi, ha polarizzato l’attenzione. Infatti, gli abiti da sposa, sono sempre il pezzo forte di ogni kermesse, che riceve da tali capi, un input quasi magico. Come le Di Lascio sanno ben creare, dando libero spazio alla fantasia, in una creatività contemporanea, che coniuga presente e passato, modernità e classicismo. Un abito per ogni gusto, per assecondare grinta o romanticismo. L’Atelier, in Viale della Repubblica a Montecorvino Rovella, è stato presente in svariate manifestazioni a carattere anche nazionale. Modelli per ogni cerimonia, basati sulla passione ultradecennale, personalizzati per assecondare “La passione che illumina i sogni…”; dopo esser stati ampiamente plauditi in passerelle anche della Capitale, ben presto anche sul set cinematografico.