Cava de’ Tirreni: Consulte dei Saperi approvate in consiglio
In attuazione del programma elettorale del Sindaco Servalli, nella seduta dell’Assise cittadina di ieri, 26 ottobre, tra le modifiche allo Statuto comunale per adeguarlo alle nuove norme sulla composizione del Consiglio che da 30 è passato a 24 consiglieri oltre il sindaco, è stata approvato con il voto favorevole dei 17 Consiglieri di maggioranza e dei Consiglieri di opposizione Armando Lamberti e Renato Aliberti, l’astensione dei Consiglieri Marco Galdi, Pasquale Senatore, Clelia Ferrara, Vincenzo Lamberti e Antonio Barbuti, l’Art. 50 bis, che istituisce le Consulte dei Saperi. Il nuovo organismo, fortemente voluto dal movimento civico Cava Libera, licenziato dalla Commissione Risorse umane, Statuto e Regolamenti, presieduta dall’avv. Giovanni Del Vecchio, intende favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa della Città. Presso ogni Assessorato è istituita la “Consulta dei Saperi”, organismo consultivo composto da personalità cittadine che, per le proprie competenze, intendono dare all’Assessore un contributo di idee, proposte e soluzioni per il miglioramento dell’azione amministrativa. La Consulta dei Saperi è composta da un massimo di 10 membri nominati, con criterio discrezionale, dalla giunta con apposito atto deliberativo tra i cittadini residenti sul territorio comunale che per formazione e/o esperienze professionali, siano in possesso di competenze adeguate rispetto alle materie oggetto delle deleghe dell’Assessore di riferimento. La Consulta convocata e presieduta dall’Assessore è in carica per tutta la durata del mandato consiliare. La Consulta esprime pareri e proposte non vincolanti su tematiche ad essa sottoposte dell’Assessore, ferma restando, in capo a quest’ultimo, la piena autonomia decisionale nel rispetto delle competenze attribuite agli Organi Comunali. E’ facoltà del Sindaco istituire, nel rispetto dei precedenti commi , la Consulta dei Saperi per le materie che non sono oggetto di delega conferita ad Assessori. Dall’applicazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.“E’ certamente uno dei punti più qualificanti della nostra Amministrazione – afferma il sindaco Servalli – l’abbiamo annunciata in campagna elettorale e adesso la concretizziamo. La Consulta dei Saperi vuole, tra l’altro, essere lo strumento attraverso il quale colmare quel gap di informazione che spesso si ritrova ad affrontare il consigliere comunale, l’assessore o anche un sindaco che per la prima volta viene investito da enormi responsabilità. Avere l’ausilio di professionisti nei vari campi favorisce non solo una amministrazione partecipata dai cittadini, ma anche l’assunzione di scelte che spesso vanno ad incidere fortemente nella vita della comunità e quindi sono di sostegno alle prerogative tipiche degli amministratori che sono quelle di indirizzo e programmazione, nella consapevolezza di aver assunto tutte le informazioni possibili ed utili prima di prendere decisioni e svolgere così al meglio il ruolo che si è chiamati a svolgere”.