“Il 13 gennaio 2016 ripartiranno i fondi per le aziende a prevalenza femminile e di giovani disoccupati.” E’ quanto fa sapere il professor Mattia Lettieri, docente di economia politica all’Università Pegaso ed uno dei massimi esperti nella gestione dei fondi comunitari. “I beneficiari delle nuove agevolazioni – spiega il docente – saranno le imprese di micro e piccola dimensione costituite da non più di dodici mesi, sia in forma societaria che cooperativa, costituite per metà da donne di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. La nuova misura, per la quale si può presentare domanda su tutto il territorio nazionale, è la versione aggiornata dell’ Autoimprenditorialità.” “Per poter usufruire delle agevolazioni – fa sapere ancora Lettieri – le imprese dovranno dimostrare alla data della presentazione della domanda i seguenti requisiti: essere regolarmente iscritte nel registro delle imprese; avere sede legale e operativa nel territorio nazionale; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere sottoposte a procedure concorsuali; essere in regola in materia edilizia e urbanistica; avere rimborsato eventuali aiuti ottenuti precedentemente dalla Commissione Europea e non rientrare tra i soggetti che nei dodici mesi precedenti hanno svolto attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.””Ammesse ai finanziamenti – chiude il docente – sono le iniziative che prevedono programmi di investimento da realizzare su tutto il territorio nazionale con spese non superiori a 1,5 milioni di euro.”
I settori di competenza sono i seguenti: produzione di beni nei settori dell’ industria, dell’ artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, commercio di beni e servizi e turismo. Inclusi anche settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’ imprenditorialità giovanile come: attività turistico-culturali, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico e l’ innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali. Le spese ammissibili sono quelle relative all’ acquisto di beni materiali e immateriali sostenute dall’ impresa successivamente alla data di presentazione della domanda ovvero dalla data di costituzione della società nel caso la domanda si presentata da persone fisiche. Le spese riguardano: suolo aziendale (10% dell’investimento); fabbricati, opere edili, murarie, comprese le ristrutturazioni; nel settore dell’ industria, dell’ artigianato, e della trasformazione dei prodotti agricoli sono ammesse le spese di costituzione, acquisto e ristrutturazione nel limite del 40%, nel turismo invece un limite del 70%; macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica sono finanziabili nel limite del 20%; programmi informatici servizi per le tecnologie dell’ informazione e delle comunicazione 20%; brevetti, licenze e marchi finanziabile nel limite del 20%; formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario 5%; consulenze specialistiche 5%.Tali agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato per gli investimenti a tasso pari a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Il finanziamento agevolato è rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, con scadenza 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a partire dall’ultima quota di erogazione. Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a partire dal 13 gennaio 2016, redatte in lingua italiana, e compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione dal sito
www.invitalia.it secondo le modalità e gli schemi in esso indicati.
Le domande di agevolazioni, corredate da tutta la documentazione necessaria, sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione e, dopo una verifica formale, si passa ad una valutazione di merito durante la quale la compagine sociale dovrà anche sostenere un colloquio conoscitivo al fine di verificare se l’iniziativa è valida, interessante e se è possibile realizzarla. In sintesi, non sarà un click day, ma si valuterà la fattibilità del progetto.
La delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni è adottata entro 60 giorni dalla data della presentazione della domanda o di completamento della stessa. All’esito del procedimento istruttorio, Invitalia ne dà comunicazione al soggetto beneficiario entro e non oltre dieci giorni dalla data della predetta adozione. infine, Invitalia può anche disporre la revoca totale o parziale delle agevolazioni concesse qualora si verifichi l’ assenza di uno o più requisiti da parte del soggetto beneficiario, inoltre in ogni fase del procedimento si possono effettuare controlli e ispezioni anche a campione sulle iniziative agevolate al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonché l’ attuazione degli interventi finanziati.