Salerno: caduta calcinacci Scuola “Abbagnano” Grimaldi “Tutelata sicurezza allievi”
Rita Occidente Lupo
Contro errata informazione, forzatamente distorta, la dirigente scolastica Annamaria Grimaldi, a proposito del crollo dell’intonaco in un’aula, presso il plesso “Abbagnano” dell’Istituto Comprensivo “Barra”. “Inesattezze nell’articolo apparso nei giorni scorsi, dettate da una madre che ha lasciato poi la figlia a scuola, anzichè portarla a casa.” Così inizia la Grimaldi, a ricostruire lucidamente l’episodio verificatosi il 26 ottobre nel plesso scolastico e che ha richiesto la messa in sicurezza degli scolaretti, tempestivamente. “Al mattino, alla visione dei calcinacci- subito allertai l’ufficio tecnico comunale, che intervenendo in loco, rilasciò garanzie d’assenza di pericolo, per lo svolgimento delle lezioni, disponendo pertanto la continuazione dell’attività didattica. I piccoli furono portati nel refettorio di detto plesso, stimato non a rischio. Naturalmente, non sospesa l’attività didattica, in quanto in assenza di stop comunale, non potevo esser arbitraria nello stopparla. La comunicazione effettuata, in tale emergenza, tempestiva, efficace ed esauriente! Altro che “Rudimentale”, come apparso nell’art. della giornalista Fiorella Loffredo del 27 ottobre! La situazione sotto controllo, come attestato dalla massiccia partecipazione dei genitori all’incontro per il rinnovo degli organi collegiali presso il plesso “Tafuri”, da oggi ospitante gli scolaretti dell'”Abbagnano”. In base all’ordinanza sindacale, a firma del Sindaco ff. Enzo Napoli, in data 26 ottobre, emessa alle ore 18,41, la chiusura del plesso in causa, per “presunti 5 giorni decorrenti dal 27 c.m., salvo ulteriori ed indefferibili decisioni in merito, per verifiche ed accertamenti del caso; a titolo cautelativo, interdetto l’uso dei locali”. Precisando che c’è stato distacco d’intonaco, non crollo di solaio, come erroneamente titolato l’art. giornalistico, mi chiedo come mai la stampa locale abbia enfatizzato l’episodio e, non sufficientemente informata sui fatti, (addirittura il mio nome citato per esteso nell’articolo de “La Città” senz’essere stata minimamente intervistata), abbia assecondato quanto suggerito da una genitrice. L’informazione errata e volutamente travisata, scrive una pagina nera della scuola contemporanea, che invece dovrebbe accentare il ruolo genitoriale, integrativo con quello di chi svolge quotidianamente il suocompito in trincea, premurandosi di tenere alti gli standard dell’offerta formativa, nella sicurezza. L’attacco ad una scuola che s’è attrezzata nell’emergenza, francamente fuori luogo: bambini “stipati nel refettorio, scene pietose” sa tanto di laconico, nel tentativo demolitore di voler infangare la gestione di una situazione inattesa, gestita alla meglio. Ritengo necessaria la corretta informazione, della quale son stata sempre paladina, a tal punto che diffido notizie false a riguardo: colgo l’occasione per stigmatizzare la situazione del plesso Lanzalone, in tema di sicurezza degli edifici, giacchè vorrei poter accedere a tale istituzione dalla porta principale!”