Eboli: Busillo“Amministrazione Comunale mostra concretezza problemi Area PIP”
«Ampia soddisfazione per il nuovo corso dato da questa Amministrazione comunale e dal Sindaco, Massimo Cariello, alla Società Consortile mista per l’attuazione del PIP di Eboli e, tramite essa, all’intera area industriale ebolitana». Lo dice Carmine Busillo, capogruppo consiliare di Insieme per Eboli, che in questo modo esprime la posizione dell’intero gruppo. «Le scelte effettuate dal Sindaco – continua il capogruppo Busillo -, indirizzate su un imprenditore di lungo corso ed esperienza quale Emidio Trotta, che quotidianamente porta alto il nome della nostra città in giro per l’Europa e l’Italia, e sull’avvocato Carmela Landi, stimata e limpida professionista, sono la dimostrazione della sua ferrea volontà di risolvere, nel minor tempo possibile e nella maniera più efficace, la questione della gestione delle aree comuni dell’area industriale, oggi affidate alla Società Consortile stessa, al fine di rilanciare le attività produttive che in essa hanno investito o vogliono investire. Dopo questa fase transitoria della Società Consortile, necessaria per chiarire il quadro complessivo dei rapporti giuridici e contabili tra gli imprenditori, la società PIP e l’Ente Comune, i consorziati potranno scegliere di porre in liquidazione l’ente gestorio, che ha ormai esaurito il suo oggetto sociale al fine di creare, magari, una società più snella e dinamica». Il capogruppo di Insieme per Eboli volge lo sguardo all’immediato futuro: «Credo infine che sia necessario osare e definire una visione chiara del destino del PIP, valutando nelle sedi opportune, e su questo lancio l’invito all’assessore Maria Sueva Manzione ed al presidente della commissione, Emilio Masala, che di certo sapranno cogliere la riflessione, la possibilità di rendere più appetibile la nostra area industriale agli imprenditori che già vi hanno investito o a quelli che vorrebbero farlo mediante la previsione della possibilità, oggi inesistente, di vendita o di locazione parziale dei lotti e degli opifici mediante la modifiche del regolamento PIP e delle norme tecniche di attuazione, anche al fine di consentire, compatibilmente con la normativa vigente, la liberalizzazione delle destinazioni d’uso delle aree eliminando così i compartimenti stagni industriali-terziari ed agevolando investimenti nel campo della ristorazione, della ricettività, dello sport, delle attività ludico ricreative e delle professioni».