Salvare il mondo
Giuseppe Lembo
Il mondo delle crescenti povertà, se abbandonato a se stesso, è destinato ad un sottosviluppo che non avrà assolutamente la capacità generatrice di cambiare e quindi di diventare un mondo nuovo; un mondo sviluppato; un mondo integrato con il più fortunato e ricco Nord del mondo, dove agiscono in un funzionale insieme, le tante risorse disponibili e le tante potenzialità umane positivamente attente a creare sviluppo e quindi crescita, rendendo così sviluppati i territori che possono guardare al loro futuro con la serena certezza che, anche chi verrà, potrà viverli nella dignità di una vita con alla base la speranza e la certezza-concretezza di un futuro possibile. Considerata l’importanza dei Sud del mondo sempre più necessari per salvare il mondo e del Sud d’Italia altrettanto sempre più necessario per salvare l’Italia, è assolutamente urgente cambiare; cambiare per non morire di egoismi che non producono se non i tanti disastri annunciati per tutti; per tutti, compresi il Nord del mondo che furbescamente ha pensato e pensa sempre più solo a se stesso, lasciando il Sud al suo destino di povertà diffuse e di sottosviluppo. Questa condizione triste, riguarda anche l’Italia, dove l’incompiuta unità, ha determinato una frattura violenta tra il Nord sviluppato ed il Sud, abbandonato a se stesso, sempre più sottosviluppato. Siamo ormai e sempre più, al libero convincimento che ormai non c’è niente da fare; che è assolutamente impossibile superare, annullandole, le distanze umane, sociali, economiche. Sono, purtroppo, distanze abissali e sempre più radicate ai territori, ad un punto tale da creare la storia del sottosviluppo endemico e senza soluzione di cambiamenti possibili. Se dovesse prevalere nei Sud del mondo e nel Sud d’Italia questa tragica prospettiva di non sviluppo, sarebbe un disastro per tutti; un disastro per tutto il mondo; per tutto il mondo compresi i ricchi ed i potenti che, nonostante tutto, con un Sud sottosviluppato, sarebbero sempre meno concretamente ricchi e potenti. È assolutamente urgente sviluppare i Sud del mondo; è, altrettanto, assolutamente urgente sviluppare il Sud d’Italia. L’umanità nel suo insieme, a viva voce, rivendica, essendo giusto così, un mondo giusto; rivendica la riduzione delle distanze tra il mondo ricco ed il mondo povero, così restituendo da subito quella dignità umana cancellata nelle aree delle grandi povertà umane nei Sud del mondo e dell’Italia, dove c’è un popolo di poveri che, stando al rapporto SVIMEZ 2015, è di circa cinque milioni di persone; una persona su tre del nostro Paese, è a rischio povertà.