Salerno: Beni culturali un grande patrimonio da difendere
Piero Lucia
Il sistema territoriale dei Beni Culturali, meglio organizzato, può costituire un eccezionale volano di sviluppo per la nostra realtà salernitana e campana. Una priorità su cui investire con grande convinzione ed un asse portante per sviluppare a fondo tutte le potenzialità culturali e turistiche diffusamente presenti e tuttavia utilizzate in modo ancora troppo marginale. E’ necessario stabilire forti sinergie, e una virtuosa relazione tra più attori, sociali ed istituzionali, muovendosi all’unisono sulla stessa prospettiva. Un secco ridimensionamento del settore e dei suoi addetti nella Campania, e in specie nelle Province di Salerno e di Avellino, vanificherebbe ogni tentativo di possibile ripresa, ipotecando in negativo il prossimo futuro. In tal senso l’azione delle forze sociali e dei lavoratori, con l’insieme del mondo della cultura e del pensiero, può aprire una diversa prospettiva, di crescita e rilancio economico e civile della comunità locale. Una necessità, prioritaria e urgente, che individui e pratichi, con costanza e con determinazione estrema, una diversa e più ambiziosa linea d’incisiva azione concordata che è realistico immaginare di potere effettivamente realizzare. Di conseguenza, serve un nuovo e impegnativo Patto solidale e sinergico tra le diverse forze a vario titolo impegnate nella promozione di un’offerta integrata e di eccellenza rivolto a realizzare lo sviluppo di un distretto turistico di elevata qualità, in grado di attirare l’attenzione e di coinvolgere i visitatori, cresciuti negli ultimi anni in modo esponenziale, con un’offerta culturale d’insieme e di elevata qualità, integrata nella diversità della sua offerta, costituita da eccellenze storiche, architettoniche, paesaggistiche ed ambientali di cui è particolarmente ricco il territorio. E’ l’obiettivo a cui tendere, il senso di una battaglia di civiltà che si dispiega nell’interesse generale, dell’oggi e soprattutto in vista del futuro. Ed è l’ispirazione di fondo che ci ha indotto a promuovere il pubblico confronto del 20 Novembre 2015, appuntamento che, per le ragioni espresse, ci auguriamo sia adeguatamente apprezzato e sostenuto.