Bruxelles: olio tunisino, Caputo “Approvati meccanismi per tutelare filiera olearia” proteggere extravergine made in Italy da frodi
“Oggi ho votato in commissione agricoltura contro la decisione di facilitare l’export di 35mila tonnellate di olio d’oliva l’anno come misura temporanea fino al 2017”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Parlamentare europeo del Pd gruppo S&D e membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale. “La proposta della Commissione europea, così come inizialmente presentata, rappresentava un grave danno per l’olivicoltura italiana e del sud Europa. Ecco perché mi sono battuto in commissione agricoltura per la sua modifica (non essendo stato possibile rigettarla integralmente), presentando emendamenti destinati a creare meccanismi di protezione del mercato dell’olio di oliva europeo per tutelare i nostri imprenditori”. “Questi emendamenti sono stati approvati oggi in commissione agricoltura e riguardano, da un lato, l’istituzione di una valutazione di impatto per garantire che le esigenze dell’UE in termini di approvvigionamento richiedano effettivamente una proroga del contingente tariffario di olio tunisino al 2017, e, dall’altro lato, la creazione di licenze di importazione mensili per evitare importazioni massicce all’inizio dell’annata di raccolta che potrebbero destabilizzare i prezzi nell’UE. Questi meccanismi di protezione permetteranno di evitare un’ulteriore sofferenza da parte dell’agricoltura italiana, dopo l’emergenza Xylella che ha messo in ginocchio la produzione pugliese”. “Infine, ho l’intenzione di proporre nei prossimi giorni una revisione del Regolamento (CE) 182 del 6 marzo 2009 che risulta tutt’oggi privo di una metodologia ufficiale utilizzabile per verificare e validare l’area di origine degli oli extravergini di oliva. Il Regolamento (CE) 182 del 6 marzo 2009 ha imposto l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle olive impiegate per produrre l’olio extravergine di oliva in tutti i Paesi europei, garantendo ai consumatori trasparenza nelle scelte di acquisto e di fatto ponendo potenzialmente un argine alle numerose truffe con le quali olio etichettato come made in Italy risultava in realtà ottenuto da miscugli di olio ottenuto da olive di varia provenienza, senza alcuna informazione chiara e trasparente. Tuttavia sono ancora numerose le frodi e contraffazioni che colpiscono il marchio extravergine made in Italy. Bisogna quindi intervenire al più presto”.