Salerno: grande plauso Vampa Sant’Antuono porticciolo Pastena
La Vampa di Sant’Antuono è stato uno straordinario evento di partecipazione popolare. Le tammorre, le pizziche, la musica reggae, i sorrisi e il fuoco hanno riscaldato il corpo e l’anima dei tanti cittadini presenti nonostante il freddo polare. L’evento, autofinanziato dal comitato Giù le mani dal Porticciolo che da anni si batte per la salvaguardia del Porticciolo di Pastena, interpreta la necessità che le persone sentono di vivere appieno il proprio quartiere: per due giorni tante persone hanno sfidato, con coraggio, temperature glaciali e raffiche di vento fortissime per portare a compimento quella che quest’anno appariva davvero un’impresa ardua. La XVIII Vampa di Sant’Antuono ha avuto un incredibile clamore. Le istituzioni, che spesso si ostinano a promuovere modelli economici, culturali e di turismo contro ogni logica di buon senso e che privano le persone delle proprie radici, della propria cultura e dei propri spazi, vengono smascherate da eventi popolari come la vampa (costo zero per la collettività); spendono un’infinità di soldi per abbagliare la cittadinanza con grandi eventi e grandi opere e sono incapaci di garantire il decoro di un quartiere, di garantire spazi pubblici e puliti, panchine e ringhiere che non siano pericolose, alberi potati e spiagge curate. Tra i compiti principali di istituzioni vicine ai cittadini dovrebbero esserci la salvaguardia e la difesa dei luoghi, del paesaggio e della memoria invece di offrirli in pasto alla speculazione. Domandiamo quindi alla cittadinanza: è giusto o meno che il compito della pulizia dell’arenile, della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area spetti ai cittadini invece che al comune che se ne “dimentica” sistematicamente?
Giù le mani dal Porticciolo