Eboli: assessore Lenza risponde accuse Cardiello

 Le accuse lanciate l’altro giorno dal rappresentante consiliare dei berlusconiani, Damiano Cardiello, trovano pronta replica e spiegazione nell’intervento dell’assessore comunale alle politiche sociali, Lazzaro Lenza. Una replica corredata da fatti e riferimenti normativi, attraverso cui Lenza smonta l’impalcatura che aveva fatto immaginare ombre e sospetti che in realtà non ci sono. «L’attenzione monomaniacale del consigliere Damiano Cardiello verso le politiche sociali ci onora e ci gratifica al tempo stesso, in quanto è la prova provata dell’intenso lavoro e dell’impegno continuo di quest’assessorato e di tutta l’Amministrazione comunale in un settore cruciale per tutta la città. Siamo consapevoli del fatto che più operiamo per il cambiamento e più offriamo la possibilità agli insanabili detrattori di principio, tra i quali Cardiello è il più autorevole esponente, di poter praticare il loro hobby preferito: la semina della zizzania e della diceria, ma noi andiamo avanti lo stesso». Lenza entra nel vivo della questione, sottolineando la trasparenza delle decisioni assunte a livello amministrativo, partendo dall’assistenza domiciliare. «Dopo aver garantito la continuità del servizio di assistenza domiciliare integrata e sociale agli anziani fino al 31 dicembre scorso, con l’unico mezzo a nostra disposizione, abbiamo provveduto a rimodulare la progettazione del PAC anziani II riparto, resasi necessaria per le criticità e le distorsioni constatate nella progettazione e nella programmazione messa in atto da chi ci aveva preceduto. Atteso il via libera del Ministero, abbiamo provveduto alla pubblicazione della gara, avvalendoci della possibilità che ci offre la legge di garantire continuità al servizio, nelle more dell’espletamento delle procedure di evidenza pubblica, attraverso una proroga tecnica dei servizi. Per quanto attiene al mancato ricorso alla stazione unica appaltante, è solo il caso di ricordare come L’ANAC abbia chiarito che devono ritenersi esclusi dall’ambito oggettivo di applicazione anche i servizi sanitari e sociali. Alla luce proprio delle determinazioni dell’ANAC, pur vigente la convenzione stipulata con la Stazione Unica Appaltante, abbiamo ritenuto di poter procedere autonomamente all’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di assistenza domiciliare anziani, sociale ed integrata, stante l’urgenza di procedere all’affidamento dei sopra richiamati servizi, pena il rischio di perdita del finanziamento concesso dal Ministero dell’Interno – PAC II riparto, previa preliminare richiesta di conformità al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche e alla Prefettura di Salerno. Con questa scelta abbiamo inteso raggiungere tre obiettivi: utilizzare al meglio le risorse PAC, rimodulare il progetto rendendolo più applicabile al nostro territorio e garantire continuità al servizio di assistenza domiciliare agli anziani fragile». L’assessore Lenza stogmatizza con decisione la pratica del lanciare accuse e sospetti, spesso vera e propria strategia politica. «Tra il non esporci alle critiche monomaniacali e ineluttabili di Cardiello ed assistere con continuità e al meglio i nostri anziani, abbiamo preferito la seconda. Cardiello se ne faccia una ragione: continueremo ad operare nell’unica direzione che riteniamo doverosa che è quella del perseguire con convinzione l’interesse pubblico garantendo, finché la legge ce lo consente, tutti i servizi alle persone. Per quanto attiene a tutte le altre generiche e deliranti accuse di Cardiello, c’è poco da dire: sono solo puerili menzogne, a cui peraltro il consigliere solitario è avezzo all’uso come galleggianti nel mare di solitudine politica a cui è stato relegato dall’elettorato. Alle menzogne si può rispondere solo con l’impegno massimo ad operare ancora con più vigore e convinzione, nella consapevolezza che il tempo sia galantuomo e i fatti alla fine ci daranno ragione». Infine, l’assessore Lenza accenna alla recente polemica sul trasferimento degli uffici del settore politiche sociali a palazzo Massaioli. «I fatti ci daranno ragione alla fine anche nella scelta di individuare il palazzo Massaioli come sede unica di tutti gli uffici del settore Politiche Sociali. Sappiamo bene che quella sede presenta, ancora per poco, barriere architettoniche che rendono difficoltoso raggiungere gli uffici agli anziani e alle persone con disabilità, ma ci amareggia molto che la stampa locale si sia premurata di sottolineare questo fatto senza neppure interpellare l’Amministrazione per conoscere quali fossero le ragioni, il progetto e le soluzioni delle criticità. Cogliamo l’occasione di questa legittima segnalazione per comunicare che prima di effettuare il trasferimento ci siamo assicurati della possibilità tecnica ed economica di installare un ascensore che renda possibile ed agevole per anziani e disabili raggiungere tutti gli uffici preposti. Le procedure per l’adeguamento strutturale del vano ascensore e l’acquisto della cabina sono state già avviate e contiamo, nel breve volgere di qualche settimana di abbattere in quell’edificio una volta per tutte le barriere architettoniche. In questo modo creeremo un vero e proprio “Palazzetto del Sociale” che rappresenterà a breve l’unico punto di riferimento nella nostra città per gli utenti dei servizi sociali. Nelle more della realizzazione delle opere necessarie all’abbattimento delle barriere architettoniche abbiamo predisposto e organizzato uno sportello dei servizi sociali nella sede dei nuovi uffici dell’URP al piano terra della sede centrale del comune di Via Matteo Ripa, per garantire l’accessibilità ai servizi agli anziani e alle persone con disabilità».