Mercato San Severino: celebrazioni per San Vincenzo Ferreri

Anna Maria Noia

Mercato San Severino celebra oggi – 5 aprile – uno dei suoi taumaturghi protettori, S. Vincenzo Ferreri – l’angelo dell’Apocalisse raffigurato con ali e spesso con una tromba. A voler esaltare il Vangelo…La sua imponente statua, bel simulacro e manufatto, è allocata in S. Giovanni in Parco, chiesa affiancata al municipio. Un santo molto noto, nell’hinterland sanseverinese, la cui devozione porta ogni agosto tutti i Sanseverinesi… doc… – e non solo – a partecipare alle manifestazioni estive quali tributo “propiziatorio” (apotropaico?) nei confronti di questo patrono. Assieme, naturalmente, alla Madonna del Rosario e al coprotettore dell’intero Stato (Universitas) dell’antica S. Severino: il grande S. Rocco. Questo pellegrino iacopeo, con bordone (bastone) e conchiglia cappasanta, malato di peste ma principe di Montpellier, deriva il nome dal germanico “corvo” o “uccello sacro”. Si invoca anche a Castel San Giorgio e a Siano, facenti parte del circondario dello Stato di Sanseverino. I momenti più salienti della devozione a Vincenzo, cittadino spagnolo, vengono vissuti in piena bella stagione proprio per dar modo agli emigrati sanseverinesi di riunirsi col bel tempo, approfittando della pausa lavorativa agostana. Oltre a questo potente intercessore, vi sono altri famosissimi taumaturghi di nome Vincenzo: tra questi vogliamo qui ricordare S. Vincenzo martire, la cui ricorrenza cade il 22 gennaio, patrono dei vignaioli, dei viticoltori, di Saint Vincent e della ventiduesima frazione (tra casali e quartieri di lignaggio) dell’attuale Comune di Mercato San Severino. Questo martire della cittadina di Saragozza è onorato nella omonima chiesetta della frazione. Ora, però, torniamo decisamente al protagonista di questo periodo primaverile, ovvero il Ferreri. Un uomo probo vissuto nel travagliato periodo della cattività avignonese – ovvero durante la temperie dell’antipapa, dei due vicari di Cristo in terra. Assieme all’altra santa, Caterina da Siena, con le stimmate invisibili e una delle poche donne dottoresse della chiesa – assieme a Teresa d’Avila. La parrocchia di S. Maria delle Grazie in S. Giovanni in Parco prevede molte occasioni per festeggiare la caratteristica giornata: oltre infatti alle celebrazioni eucaristiche delle 9.30, delle 11 e delle 19 – quest’ultima solenne e col bacio della reliquia – al termine di tali Messe vi sarà una benedizione particolare per le mamme e i bambini presenti. Gli alunni delle scuole elementari e medie potranno offrire un fiore al santo, oppure comporre una brevissima frase da due righe di intercessione in suo onore,  che verrà letta dopo la liturgia – soprattutto ma non esclusivamente serale. Le tematiche risultano essere le seguenti – di stretta e cogente attualità: i popoli devastati dalla guerra e dalle violenze, le vittime dei recenti attentati terroristici in Pakistan e a Bruxelles, la pace nel mondo, i cristiani perseguitati e/o uccisi in tutto il mondo, il dramma dei bimbi abbandonati. Non mancheranno altri momenti di letizia e raccoglimento, la serata sarà alfine allietata – tra l’altro – dall’esibizione della banda musicale “Città di Bracigliano”.