Roccapiemonte: intitolazione spazio Zanardelli a Mons. La Barca

Si terrà domani pomeriggio, con inizio alle ore 17.00, la cerimonia di intitolazione del nuovo spazio sovrastante Piazza Zanardelli alla figura di Mons. Pompeo La Barca, parroco in Roccapiemonte dal 01/07/1959 fino al 18/11/2010 giorno in cui fece ritorno alla casa del Padre dopo 51 anni di ministero sacerdotale a totale servizio della comunità di Roccapiemonte. A poco più di 5 anni dalla sua scomparsa,la giunta comunale con delibera n.163 del 9 dicembre
2015, ha espresso la volontà di intitolare a Mons.La Barca la nuova sovra piazza Zanardelli, interpretando un sentimento unanime di riconoscenza verso lo zelante sacerdote che
per oltre mezzo secolo ha guidato spiritualmente il popolo di Roccapiemonte. In data 8 gennaio 2016 con nota prot.n.0092413, la Prefettura di Salerno autorizza l’Ente a procedere alla intitolazione, incaricando il Sindaco dell’esecuzione del provvedimento. Domani pomeriggio, con inizio alle ore 17,00 presso la Chiesa di San Giovanni Battista, si terrà la Santa Messa presieduta da S.E. il Vescovo della Diocesi di Nocera Sarno Mons.Giuseppe Giudice con la partecipazione del Vescovo Emerito Mons.Gioacchino Illiano e delle autorità civili del territorio. Quella di domani sarà anche l’occasione per sancire una sorta di gemellaggio con la comunità di Castellabate, terra natia di Mons.La Barca che sarà rappresentata dal sindaco Costabile Spinelli e da una folta delegazione di cittadini . Subito dopo la celebrazione religiosa , in corteo, ci si recherà sul sovra Piazza Zanardelli per scoprire la lastra marmorea che consegnerà ai posteri il ricordo di Mons. La Barca, esempio di carità cristiana , testimonianza di fede e di amore per il suo popolo. Mons. Pompeo La Barca seguì tutto l’iter degli studi , dal Ginnasio alla Teologia , nel Seminario Diocesano della Badia Benedettina di Cava dei Tirreni ed in quella Basilica Cattedrale fu ordinato sacerdote il 10 luglio del 1958. Dopo una prima breve esperienza presso il Collegio di San Benedetto della Badia e a S.Barbara di Ceraso , il 1 luglio del 1959 fu nominato parroco di Santa Maria del Ponte in Roccapiemonte e Vicario Economo in San Potito di Rocca. Iniziava così un’attività pastorale intensa, una testimonianza di fede, di carità e di amore incondizionato per la nostra gente che ha lasciato in tutti noi sentimenti di affetto e di gioiosa riconoscenza. Molti gli incarichi ricoperti da Mons.Pompeo La Barca in seno alla Diocesi di Nocera Sarno, tra i quali quello di Vicario Foraneo e Vicario episcopale per il Clero. Fu anche insegnante di religione dal 1969 al 1990. Il suo lavoro pastorale, compiuto sempre con zelo e impegno grandi, gli meritarono le onorificenze pontificie di Cappellano di Sua Santità il Papa, nel 1983 e di Prelato d’Onore nel 2008. Don Pompeo, oltre ad essere stato un pastore zelante e misericordioso, sempre attento ai bisogni della comunità , è stato anche un appassionato ricercatore e studioso di storia locale , era riuscito a leggere, come lui stesso ci dice nella prefazione del suo ultimo scritto ” Il Traghettatore” con ritmo ora lento ora andante e soltanto alcune volte allegro , tutti i registri parrocchiali di Roccapiemonte dal 1500 ai giorni nostri.Un lavoro immane, certosino! Un tesoro inestimabile di notizie che Don Pompeo ha voluto donare al suo popolo quale atto di amore e di generosità. A lui si devono anche il restauro della Chiesa di Santa Maria del Ponte e una serie di interventi mirati a conservare il tempio sacro di San Giovanni Battista a lui affidato nel 1990, : l’Organo a Canne, la Penitenzieria e la stupenda Sacrestia arricchita da una vetrata policroma su cui campeggiano i simboli pasquali e mariani. Nel 1991 Don Pompeo dava alle stampe il suo primo scritto dal titolo ” Le mie lettere alla Comunità ” con prefazione di Mons. Mario Vassalluzzo, un epistolario che il parroco, in tempi forti della Chiesa e circostanze particolari dell’anno, aveva raccolto e inviato alla comunità . Nel 1992 fu la volta della sua seconda pubblicazione dal titolo ” Frammenti di una presenza pastorale”. Nel 1994 Don Pompeo cambiava l’oggetto della sua ricerca, infatti nella terza pubblicazione volgeva la sua attenzione alla biografia producendo un bello e circostanziato profilo dell’arciprete Don Antonio Ciancone. Nel 1995 toccava alla sua quarta pubblicazione vedere la luce, questa volta molto diversa dalle precedenti, sia come contenuti che metodologia, una vera e propria ricerca di grande spessore culturale ed ecclesiale insieme, ” I Registri Parrocchiali” , tesoro storico del popolo Rocchese. Nel 2003 Don Pompeo puntò la sua attenzione di storico sulla figura di Don Basilio Rescigno, sacerdote Rocchese e compositore di musica sacra al quale dedicò la sua quinta pubblicazione. Nel 2007 il Nostro ci regala un altro cammeo di storia locale focalizzando la sua opera su Mons.Luigi Lombardi e dando alle stampe ” Le venti giornate di Rocca” il racconto di quando, dopo l’Armistizio dell’Italia con gli AngloAmericani, la nostra cittadina fu martoriata dai Tedeschi che si ritenevano traditi. Il 1 maggio 2010 , in continuità con il filone biografico- pastorale fu la volta del libro ” Don Domenico Pagano, Il Traghettatore” . Questa sarà la sua ultima pubblicazione, dopo pochi mesi , esattamente il 18 novembre 2010, il suo cuore cessava di battere e don Pompeo rendeva la sua anima a Dio, in cui aveva creduto, sperato, amato e a cui aveva offerto tutto se stesso.