Napoli: Fondi UE a professionisti, Lettieri (Unipegaso) “Bandi in 9 Regioni”
“Partiti in nove regioni i primi bandi destinati ai professionisti per l’accesso alle risorse FSE e FESR. ” E’ quanto fa sapere il docente di economia della Unipegaso, Mattia Lettieri. “Si tratta di ben 3,2 milioni di euro che verranno messi a disposizione delle libere professioni. Queste rappresentano il 13% del Prodotto Interno Lordo e garantiscono un’occupazione a 11 milioni di persone, con un business superiore a 560 miliardi di euro.“La legge di stabilità del 2016 – aggiunge il docente – ha sancito di fatto l’equiparazione tra professionisti e imprese. In sintesi le professioni vengono riconosciute come imprese, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, capaci di produrre reddito, occupazione e sviluppo. Tale principio è stato sancito in sede Unione Europea, dove è stato stabilito che nell’ambito dei finanziamenti alle imprese, si devono includere obbligatoriamente anche i professionisti tra la platea dei beneficiari.“Tutto ciò – sottolinea Lettieri – comporta che i bandi redatti a livello nazionale si debbano adeguare a tale principio. Purtroppo però le direttive della Ue, in questo contesto, sono delle semplici raccomandazioni e, non avendo valore giuridico, le Regioni che sono i beneficiari dei fondi UE, si sono mosse in ordine sparso. Infatti alcune di esse hanno previsto l’accesso anche ai liberi professionisti, altre hanno optato per l’inserimento nel bando dell’obbligatorietà dell’iscrizione alla Camera di Commercio escludendo di fatto la categoria professionale. In totale le risorse messe a disposizione dalla UE per l’Italia per il periodo 2014/2020 è pari a circa 31 miliardi oltre alla quota di cofinanziamento nazionale che arriva a circa 20 miliardi, per un totale pari ad euro: 51 miliardi. Purtroppo – osserva Lettieri – ogni regione procede in base alle proprie priorità e con tempi diversi, per questo motivo il governo centrale al fine di evitare una dispersione delle risorse sta cercando di individuare una cabina di regia unica.” Secondo il docente di economia, infine, “queste risorse potrebbero essere la risposta ad una serie di problematiche che un mercato globalizzato sta ponendo soprattutto ai liberi professionisti. Infatti, attraverso questi fondi, è possibile puntare sulla formazione che sarà costituita da una piattaforma per coordinare le attività dell’università, dei liberi professionisti ed imprese, oltre alla formazione on line, sull’accesso al credito. In tale contesto i liberi professionisti possono accedere sia ai fondi europei che alla gestione diretta dei fondi, attraverso i programma Horizon 2020 e Cosme sull’accesso ai mercati ed internazionalizzazione, sulla semplificazione, governance, innovazione e ampliamento degli studi che purtroppo per colpa della crisi hanno risentito del drammatico calo dei propri redditi”, conclude Lettieri.