Fisciano: Ateneo, Unibeat Festival 2016#CrossTheLine

 È il quinto anno di Unibeat, il Festival di Musica Elettronica, ideato e promosso dall’Associazione Culturale SalernoInKult, al Campus di Fisciano (SA). Per celebrare l’importante traguardo, raddoppiano le date: 6|7|27|28 maggio, il primo e l’ultimo week-end del mese. Grazie al supporto e al patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno e, in particolare, del Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti, torna l’appuntamento estivo della manifestazione, ad ingresso gratuito, diventata oramai un vero e proprio evento di culto in Campania. La programmazione è strutturata partendo dalla scelta di selezionare esclusivamente grandi nomi tra i performer che occupano le consolle di tutto il Mondo. Si parte venerdì 6 maggio, nell’Area Garage del Rettorato, con Ibtaba e K.Lust, due tra i più navigati artisti del beat che Salerno ha da offrirci. Il primo “forestiero” sarà invece Leonardo Martelli. Classe 1994, un talento puro, una vera rivelazione tutta made in Italy. Venerdì, però, è soprattutto il giorno che solidifica il legame tra Unibeat e Detroit, patria americana della Techno: Scan7, il leggendario gruppo della Motor City, torna in Italia. Volti coperti, abiti neri, nomi in codice e bpm portati oltre il limite. Un live-set che “libera dalla rabbia e dalle ipocrisie, distrugge la violenza e le ingiustizie politiche”. La loro guerriglia contro i limiti del Sistema, si vince con la fraternità e la libertà di pensiero che si esprimono attraverso la musica. Sabato 7 maggio si comincia con Ben Saadi, uno dei membri di Lswhr, collettivo che da oltre tre anni rappresenta una grandissima forza creativa della Capitale. A seguire il dj-set di Lena Willikens, la giovane tedesca con il suo look austero da professoressa della Bauhaus. Una professoressa che perde totalmente il controllo quando è in consolle, tra suoni oscuri ed ipnotici che oscillano tra motori Techno e liturgie Disco House. Grande attesa anche per il live di Regis, che chiude il primo week-end di Unibeat. Artista britannico riconosciuto ed apprezzato in tutta la scena elettronica europea. Uno sperimentatore che porta oltre ogni limite l’universo immaginifico della Techno. Tra i due week-end, si inserisce una nuova sezione dedicata ai workshop e ai talk con gli artisti. 17|18|24|25 maggio sono le date riservate a incontri e dibattiti su arti visive e produzione musicale. Venerdì 27 maggio si torna nell’Area Garage del Rettorato, con l’apertura di Ruggero Pietromarchi, in arte RPM. Dj palermitano, tra i fondatori del Terraforma Festival. Tocca poi a Low-Jack, il barbuto producer che porta dalla Francia la sua industrial-house analogica con inflessioni techno. Chiude la serata, la leggenda della Stagione Romana dei Rave, Lory D. Nella scena dalla fine degli anni ’80, Lorenzo D’Angelo, ancora oggi, è un musicista mefistofelico. Un’artista irregolare e sfuggente, ma genio assoluto…oltre ogni limiteSabato 28 maggio apre le danze Dj Octopus, pseudonimo di Marco Zanin. Il veneziano, gioiello di punta della House nostrana, introduce le coinvolgenti sonorità del live di Korridor, producer della Northern Electronics. Ultimo (ma non meno importante), Darren J. Cunningham, alias Actress. Senza dubbio uno degli artisti più inquietanti ed elusivi che si possano incontrare oggi nel mondo della Musica Elettronica. Oltre ad essere il carismatico leader della label Werkdiscs, è uno dei pochi che ha saputo sedurre Damon Albarn e la sua etichetta Honest Jon’s. Uno “stropicciatore” della Techno, innamorato di circuiterie elettriche e modulazioni di fuzz. Un poeta enigmatico a cavallo tra la scuola di Detroit e quei ritmi sotterranei che lui stesso definisce “r&b concréte”. Un vero e proprio pittore del suono. Stavolta Unibeat oltrepassa per davvero i propri limiti. #CrossTheLine è difatti il concept di questa edizione. Com’è possibile superare gli ostacoli che ci separano dalla conoscenza, dall’immaginazione e dalla creatività SalernoInKult tenta di dare una risposta a questa domanda, donando la condivisione di una grande esperienza collettiva. “Oltrepassare i limiti che caratterizzano la linea delle nostre vite: limiti alla conoscenza ed alle consapevolezze, confini all’immaginazione ed alla creatività, barriere agli uomini e pregiudizi alle scelte. Unibeat è già oltre quel limite, ha attraversato la linea e lo manifesterà”.