Vietri sul Mare: Viaggio attraverso la ceramica ripartito con BIGIÙ
L’edizione 2016 della manifestazione internazionale Viaggio attraverso la ceramica di Vietri sul Mare inizia sabato 4 giugno alle 10.30 del mattino nella prestigiosa cornice di Villa Guariglia, sede del Museo Provinciale della Ceramica, con il conferimento del recentemente re istituito Premio Internazionale alla ceramista parigina Fanny Acquart Gensollen, grande storica creatrice di gioielli ceramici. Nata ad Algeri nel 1937, la Acquart Gensollen ha adornato con i suoi bijoux le sfilate di celebri stilisti e aristocratiche case di moda d’Oltralpe quali Thierry Mugler, Jean-Claude de Luca, Revillon Fourrures, Chloé, Rochas, Robert Nelissen, Ghislain Charreau, Roby Sasson, Jin Abé, Nikos, Christian Lacroix, Lucien Pellat-Finet, Guy Paulin, Jacques Esterel, Michel Klein, Lanvin, Ventilo, LetzMartin (ma pure la nostra Krizia). Il Premio è stato attribuito a questa grande artiera “a ragion veduta”: infatti al Viaggio attraverso la ceramica 2016 era stato assegnato anche un preciso tema, quello, appunto, del Bigiù (termine nostrano per bijou, adottato non solo nel napoletano, ma pure in Italia da scrittori illustri, e basti citare per tutti Aldo Palazzeschi). Al proposito il Sindaco di Vietri sul Mare, Francesco Benincasa, ha dichiarato che “questa scelta è stata fatta anche per ricordare e rilanciare l’apporto della Costiera Amalfitana e della Campania -quinta regione in Italia per numero di aziende del tessile e dell’abbigliamento, comparto industriale, come è stato detto, ‘che resiste e che funziona’- al successo internazionale del fashion design italiano”. E conseguentemente una mostra intitolata BIGIÙ. Ceramic Jewellery. Gioielli ceramici, che era stata affidata alla curatela del Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO di Torino diretto da Enzo Biffi Gentili si inaugura sempre il sabato 4 giugno alle ore 19 nel Palazzo della Guardia della cittadina della Costiera Amalfitana, riallestito per l’occasione. Una mostra internazionale anch’essa, che raccoglie artefatti di ben 77 (settantasette) partecipanti, in stragrande maggioranza di genere femminile, il che ha fatto dichiarare al direttore artistico, Enzo Biffi Gentili, che si tratta di “una mostra che si regge su ‘le gambe delle donne’, confessando così anche una certa conoscenza della Smorfia. Ma accanto alla presenza di celebri specialiste internazionali, tedesche, greche, iraniane, inglesi, scozzesi, francesi, spagnole, colpisce nell’esposizione la presenza non prevista, e sovente inedita per Vietri, di moltissime ceramiste “locali”: sull’argomento, l’Assessore alla Cultura Giovanni De Simone ha commentato che “è stata stupefacente la risposta del territorio, che ha fornito a questa mostra ‘originale’ di BIGIÙ circa la metà, 34, dei suoi protagonisti. A partire dai maestri di ‘scuola salernitana’ Enzo Caruso, Raffaele Falcone, i Liguori, Franco Raimondi, Ferdinando Vassallo, in tema di gioielli esordienti di lusso”. Il vernissage di BIGIÙ rappresenta il climax della manifestazione nazionale Buongiorno Ceramica! che si svolge nei giorni del 3, 4 e 5 giugno in contemporanea in 37 città di antica tradizione ceramica. Soprattutto perché è la prima volta che una Pubblica Amministrazione nel nostro Paese dedica una mostra alla “gioielleria ceramica”, il che obbiettivamente rappresenta un caso evidente di quella “innovazione basata sulla tradizione” che tutti in Italia invocano, che molti in Europa raccomandano, ma che pochi davvero seriamente, e coraggiosamente, praticano. La mostra si apre con l’omaggio ad alcune personalità storiche, a partire da quella di Fanny Acquart Gensollen, che espone in due grandi vetrine una selezione di gioielli provenienti dalla sua collezione personale, tra i quali più di trenta resteranno per sempre a Vietri sul Mare, come illustri modelli di artefatti. Poi viene ricordata per la prima volta con alcuni splendidi bijoux ceramici inediti degli anni ’70 del secolo scorso dopo la sua morte un’altra grande artiera, Ute Karner, nata a Gumbinnem nel 1945 e prematuramente scomparsa nel 1985 (nel catalogo la piccola rassegna a lei dedicata è intitolata A Vietri torna una tedesca, rinviando al altre presenze determinanti nella storia ceramica vietrese). E si devono ancora rammentare almeno due altre ceramiste, le decane: Rosanna Bianchi Piccoli, alla quale l’anno scorso la Triennale di Milano ha dedicato una personale, e Clara Garesio che pur originaria di Torino ha fatto determinanti scelte artistiche e personali in Campania. Tutte le altre, e gli altri, non si possono qui illustrare -vedi in calce elenco completo- e occorre rinviare al bel catalogo di 128 pagine edito nell’occasione, graficamente molto curato. Sempre parlando di design grafico, va segnalato il poster di mostra ideato da un grande professionista a livello nazionale come Mauro Bubbico, altro innamorato di Vietri, che collaborerà ulteriormente, nel proseguimento di un Viaggio attraverso la ceramica che il prossimo anno approderà progettualmente alle terre delle piastrelle, ovvero riggiole, perseguendo in quel programma biennale 2016-2017 già annunciato nel febbraio di quest’anno dall’Amministrazione Comunale.