Cava de’ Tirreni: Ente Montecastello risponde all’A.T.S.C.
Perché sia informata l’opinione pubblica, l’Ente Montecastello, preso atto di quanto apparso sulla stampa e ritenute che talune dichiarazioni del presidente dell’A.T.S.C. non rispondono alla realtà, intende, col presente, chiarire che: i festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento, cosi come esposti nella brochure, sono stati concordati con l’A.T.S.C., sin dalla prima quindicina del mese di aprile 2016, attraverso i suoi delegati: Sabato Bisogno, Alessandro Falcone e Paolo Apicella; le risultanze di tali determinazioni assunte, anche nel corso delle diverse riunioni, sono state comunicate da questo Ente all’A.T.S.C., con bozza di programma, inoltrata a mezzo posta elettronica, all’indirizzo info@atsc-cava.it in data 15 aprile 2016; la programmazione inerente la rievocazione di domenica 5 giungo 2016, che ha registrato vasta eco e moltitudine di pubblico sia lungo corso Mazzini, corso Umberto I e piazza Vittorio Emanuele III, faceva parte delle decisioni concordate con l’A.T.S.C., come rientranti nel festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento e non come ha dichiarato il rappresentante legale della stessa che non erano parte costitutiva dei festeggiamenti citati, sebbene in data 26 aprile 2016, il Presidente dell’A.T.S.C., Sabato Bisogno, con sua lettera richiedeva a questo Ente le modalità di svolgimento delle attività da svolgersi il 4 e 5 giugno 2016, modalità esplicitate poi con nota n. 043/16 del 10 maggio 2016; le deliberazioni assunte da questo Ente, in sinergia con l’A.T.S.C., sono scaturite da documenti “storici”, quali verbali assembleari datati 10 settembre 1968 e 1° febbraio 1969, ove è stato rilevato che anche le domenica veniva eseguita attività ludico-folkloristica e lo sparo dei fuochi pirotecnici sul Colle di Sant’Adjutore; l’A.T.S.C., sebbene diversamente concordato con questo Ente, solamente in data 23 maggio 2016, con sua lettera n. 21/2016 rappresentava di non partecipare alle attività del 5 giugno 2016, non ritenendo che la manifestazione non rientrasse nella tradizione dei festeggiamenti del Santissimo Sacramento. l’A.T.S.C., pur confermando la partecipazione alle attività programmate per la consolidata tradizione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento, come dalla stessa sottolineato con sua nota n. 21/2016 del 23 maggio 2016, giovedì 2 giugno, è risultata, senza alcun avviso, assente alla pia processione Eucaristica, sia con i portatori del pallio e sia con i rituali spari di pistoni lungo l’itinerario. L’impegno di questo Ente è quello di restituire la festa principe di Cava de’ Tirreni ai cavesi, per rimembrare il Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1656, procedendo nello studio della copiosa documentazione custodita nel proprio archivio storico, onde rinverdire, così come è stato iniziato per questa 360ª, anno 2016, per riproporre fatti ed accadimenti appartenenti al glorioso passato cavese. Il comitato dei festeggiamenti del SS. Sacramento nella persona del Preside il sig. Mario Sparano, dichiara di essere molto amareggiato per il comunicato stampa dei pistonieri, in quanto ancora una volta il bene della città viene posto alle beghe personali o di squadra. Egli vuole rispondere non con parole sue ma leggendo i verbali che sono in sede e che consegnano la manifestazione alla storia. I verbali documentano la crescita e la voglia del comitato di rendere la manifestazione unica per trasportarla da un ambito provinciale all’intero territorio nazionale. Tale era questa aspirazione che già nel primo verbale si legge l’esortazione al cameratismo, alla prudenza alla segretezza. Precisa che i perturbatori saranno senza pietà espulsi, perché il Comitato deve lavorare per il miglioramento dei festeggiamenti nella pace e nella serenità e non perdersi nei pettegolezzi. Sempre dai vecchi registri si evince che il 10 settembre 1968 verbale n. 27 il Comitato decise di svolgere la festività in 4 giorni: Giovedì: Corteo dei trombonieri e delle squadre dei bambini, processione al Castello e gara pirotecnica. Venerdì: gare sportive Sabato al mattino ??? al pomeriggio, concorso nazionale di ceramica artistica ed a sera sfilata del corteo storico con fiaccolata e con la partecipazione dei carri. Domenica: al mattino concerto della banda Nato; gara di aereomodellismo; al pomeriggio , corteo storico; a sera fuochi al Castello. Il verbale n. 37 del1 febbraio 1969 conferma il programma Mercoledì 11 giugno: Processione sant’Adiutore e processione del Santissimo Giovedì 12 giugno: processione SS.mo per la città sfilata trombonieri ; gara pirotecnica tra i tre pirotecnici contrattati; partecipazione della banda della Nato al mattino. Venerdì 13 giugno: gare sportive; gruppo folcloristico di Ravello Sabato 14 giugno: corteo e fiaccolata per la città Domenica 15 giugno: corteo storico folcloristico per le vie della città spettacolo pirotecnico al Castello; partecipazione degli sbandieratori di Arezzo. Inoltre fa presente che il manifesto mostrato nella conferenza stampa doveva acclarare la vetustà della manifestazione e dimostrare la nascita di un primo comitato che si prefiggeva di rendere la festa singolare e più straordinaria. Nel rispetto delle tradizioni e di una vera rinascita della festa sono state elaborate queste prime modifiche, atte a rimettere al primo posto la fede dei veri cavoti.