Cava de’ Tirreni: Tar dà (due volte) ragione a Servalli

Il Tribunale Amministrativo della Campania, II Sezione staccata di Salerno, a conclusione della udienza di ieri, 15 giugno, si è pronunciato favorevolmente nei confronti del Comune di Cava de’ Tirreni, sulla riapertura del reparto di ginecologia e ostetricia del’ospedale e sulla legittimità delle decisioni assunte dall’Amministrazione Servalli sui festeggiamenti in onore di Sant’Antonio. Il Tar nel procedimento in corso sulla chiusura del reparto di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo, promosso dal Comune con l’intervento ad adiuvandum del Comune di Vietri sul mare, del Comune di Positano e delle Organizzazioni sindacali Ggil, Utl-Ugl, Cisl, Cst-Uil, accogliendo “l’articolata istanza” del Comune “finalizzata alla designazione di organo commissariale ad acta” per l’ottemperanza alla pronuncia cautelare del  30 marzo scorso che disponeva la riapertura del reparto, ha nominato “per l’adozione delle doverose misure attuative” il Direttore Generale dell’Azienda OO.RR., quale Commissario ad acta, tenuto a dare esecuzione alla riapertura del reparto. Inoltre, ha respinto in fase cautelare il ricorso presentato da Padre Luigi Petrone, per l’accensione dei fuochi su Monte Castello, premiando così il lavoro dell’Avvocatura comunale, con gli avv. Giuliana Senatore e Antonio Cascone, del Segretario comunale, Vincenzo Maiorino e dell’Assessore al contenzioso, Paola Moschillo che, dopo la prima sospensiva ottenuta dai legali di padre Luigi Petrone, avv. Alfonso Senatore e avv. Andrea Di Lieto, hanno motivato, come richiesto dal Tar, le ragioni dei dinieghi allo sparo dei fuochi pirotecnici su Monte Castello e all’istallazione delle luminarie nel centro storico.“Esprimo soddisfazione – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – per la doppia pronuncia favorevole del Tar, sia rispetto alle note vicende del nostro ospedale, sia nel giudizio intentato contro il Comune dal Rettore del Convento francescano. Abbiamo fin dal primo momento creduto e combattuto nella riapertura del reparto di ginecologia e confidiamo che quanto da tutti auspicato si realizzi. Sarebbe il completamento di un grande lavoro che ha dato dignità e posti letto al nostro ospedale. Per quanto riguarda i festeggiamenti per Sant’Antonio, l’Amministrazione ha inteso solo affermare principi di buon senso per i quali Monte Castello non può diventare una base di sparo di fuochi pirotecnici senza limiti e concedibile a chiunque ne facesse richiesta e, in secondo luogo, che gli interventi nel centro storico devono essere ispirati a buon gusto e sobrietà, bandendo ogni forma di “pacchianeria”. Entrambi i principi sono stati condivisi dal Tar che ha gettato le basi per un ripristino del decoro e della civiltà. E’ stata così sconfessata una pessima parentesi amministrativa ispirata alla debolezza e al permissivismo del mio predecessore.