Dove va il mondo?
Giuseppe Lembo
Le vie del mondo non sono più di PACE. Ormai cancellato il necessario senso di umanità condivisa, sono vie di un odio aggressivo degli uni per gli altri. Ma mentre i vasti scenari del mondo gridano al mondo che i tempi sono ormai cambiati e che c’è davanti a noi tutti di un mondo globalizzato, mentre tutto questo succede in un insieme di un’umanità confusa, sempre più senza confini, il “particolare” del mondo torna aggressivamente e da protagonista e ci invita ad un “fermi tutti”; ad un “avete fatto” il conto senza l’oste. Il particolare del mondo si riprende umanamente la scena. Se la riprende in America con una serie di alcuni delitti definiti politici, in difesa di compartimenti e valori, non universali e/o globali che dir si voglia, ma unicamente particolari da mondi separati e di un sentire che non vuole essere assolutamente confuso con il sentire umanamente nuovo degli altri del mondo; tanto, perché innamorati della propria appartenenza; della propria identità e della propria ricchezza di valori radicati ed unici in un se stesso che tarda a morire e che ostinatamente si rifiuta di diventare NOI. Tale è il messaggio al mondo, alla ricerca di un nuovo e possibile destino che ci viene dallo strage omofoba al LGBT Center of Control della Florida con i suoi 49 morti e 53 feriti; un feroce atto terroristico contro la diversità umana di genere, messa in atto da Omar, un folle killer solitario che ha prodotto nel mondo globale un devastante effetto mondiale sia psicologico, che sociale e politico. Tale è da rubricare anche l’uccisione in Inghilterra di JO COX, la quarantaduenne giovane parlamentare laburista, figlia di padre operaio, in un attentato folle, uccisa da un uomo che, gridava slogan nazionalistici ed inneggiava alla Brexit; tanto, al fine di manifestare il suo odio contro l’insieme d’Europa; non ha esitato a scaricare la rabbia di uomo armato di pistola e coltello contro la COX, responsabile della sua sola libertà di credere in una Inghilterra unita all’Europa, un insieme umano messo in forse da un referendum che si è macchiato dall’infamia di una disumana violenza che nessuno e niente potrà assolutamente e mai più cancellare. In Europa (Francia, Belgio, Germania) ed in tante altre realtà di un mondo fortemente confuso e disumano, c’è un insieme umano sempre più ostinatamente carico di odio per l’altro. Per avere un mondo umanamente nuovo, con il terrorismo cancellato, bisogna sapersi conoscere dentro; bisogna che l’IO diventi NOI; diventi un NOI di PACE contro tutte le violenze; diventi in sé l’umanità di un uomo che sappia amare l’altro in quanto uomo e rispettarlo per le sue idee, per i suoi valori e per i diritti umani, propri di ogni uomo, cittadino del mondo. Occorre e presto, parlare a tutti del mondo, con il linguaggio della libertà universalmente inteso. Occorre e presto, liberare il mondo dalla paura, mettendoci il più possibile il silenziatore, per evitare un contagio che fa male, tanto, ma tanto male, all’insieme umano, creando condizioni di diffusa diffidenza degli uni per gli altri. Occorre e per tutti deve essere così, il rispetto degli altri ovunque e comunque. Occorre, prima di tutto, il rispetto delle idee degli altri, idee che, sebbene non condivise, devono essere comunque rispettate e riconosciute come idee di insieme per un utile confronto. Non è possibile estremizzarle e per i propri fini da raggiungere, pensare che bisogna eliminare l’altro in quanto UOMO scomodo o in quanto realtà territoriale scomoda; tanto, per un perverso fare politico italiano lo pensano per Napoli; per i “tradimenti” della sinistra napoletana, pensano come solo possibile modo di risanarlo al VESUVIO ed alla sua azione violentemente distruttiva.