Cara madre Terra, ti scrivo… il nostro Pianeta muore!

Giuseppe Lembo

Cara Madre Terra, sono tanti che già ti hanno scritto e che ti scriveranno ancora, per dirti che, nonostante le tante inopportune cattiverie da parte dell’UOMO che, tradendo se stesso, proprio continua a non volerti bene, ti scrivono lettere d’amore per dirti, prima di tutto e soprattutto, che ti vogliono tanto, tanto bene. Il saggio rapporto con la Terra, cara madre nostra, oltre al nutrimento che è vita per tutti noi, favorisce in ciascuno degli esseri umani, quell’inclusività che diventa il Noi stessi con gli altri; con tutti gli altri del pianeta, in un rapporto di ascolto che ci aiuta, prima di tutto, ad avere un rapporto di buona comunicazione con noi stessi, favorendone una vicinanza amica che, proprio non ci permette di allontanarci da noi stessi. L’ascolto consapevole, cara Madre Nostra, è assolutamente necessario per l’umanità d’insieme; riporta il giusto equilibrio, prima di tutto, dentro di noi tutti. Tutto dell’immenso spazio parla di te; l’uomo, nonostante i suoi limiti, volgendo lo sguardo verso di te, si sente dentro di sè, profondamente commosso. Mentre fa questo, con distratta indifferenza ti pone inopportunamente sotto stress, inquinando l’atmosfera, surriscaldandola ed avvelenando gli oceani. Siamo, purtroppo, “colpevoli protagonisti” dei mali di cui soffre oggi la Terra, in uno con gli uomini che la abitano, colpiti, per loro gravi colpe, da gravi malattie moderne. A tutto questo, la soluzione umanamente possibile c’è; è nella nostra capacità di amare la Terra; nella capacità di saperci rifugiare nella Terra; di rifornirci, con fare amico, nella nostra prima, grande casa, nella nostra amata Madre Terra, la grande madre di tutti Noi. L’uomo è inscindibilmente legato alla Terra. La Terra, da Madre amorevole, è sempre vicina a Noi; ci fornisce di energia collettiva che è in sé; ci fornisce, soprattutto, la salutare energia della Pace e della saggezza che ci nutre; che diventa nutrimento collettivo. Un legame così forte da renderci un tuttuno per sopravvivere insieme, oppure per non sopravvivere; tanto, per colpa dell’uomo che, per forte nanismo umano e culturale, fa tanto, ma tanto male alla Terra, mettendone, oggi come non mai prima, in forse la sopravvivenza. Occorre, con passi veramente concreti un atto d’amore di tutti gli uomini della Terra; insieme, uniti ed animati da una forte e rigenerante rivoluzione spirituale, bisogna manifestare il forte impegno di un saggio rispetto per chi ci dona la vita, per la nostra Madre Terra. La natura di cui si compone il nostro corpo da quella liquida (l’acqua) alle nostre ossa ed a tutte le cellule che compongono la nostra massa corporea, derivano dalla Terra; fanno parte della Terra; sono la Terra. Purtroppo, il nostro rapporto di uomini sempre più senz’anima ed altrettanto sempre meno saggio è un rapporto compromesso dagli egoismi di chi inopportunamente abusa della Terra, facendole male; così facendo, alla fine, fa male e non poco, anche a se stesso destinato a finire con la triste fine della Madre Terra. Siamo, spesso inconsapevolmente, responsabili del male alla Terra che, in quanto essere vivente soffre, come noi soffriamo; si ammala proprio come noi ci ammaliamo. L’uomo, offendendo se stesso, in modo gravemente gratuito, offende spesso la Terra, dimenticando che è parte di Noi; che è in tutto Noi e non possiamo, per questo, assolutamente permetterci di farle violenza, mancandole di quel sacro rispetto che le è dovuto in quanto Madre Nostra. La Terra che è la Madre Nostra, va rispettata; oggi più che mai, per il pericolo che corre insieme a tutti Noi, va circondata di un amore grande; di un amore infinitamente grande. Purtroppo, fortemente smarriti, abbiamo ormai smarrito il piacere della vita; non siamo, capaci, perché non sappiamo assolutamente essere buoni dentro, capaci di amare le meraviglie della vita. Proprio non sappiamo più amare le cose belle; le tante cose belle sempre più cancellate e che per manismo umano e culturale ci porta a consumare, spesso togliendole ingiustamente agli altri, cose di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Tutto ciò si traduce in una vita con alla base un enorme stress; uno stress che, facendoci male, trasferiamo anche alla Terra, facendola così diventare stressata e quindi con gravi problemi di futuro che, diventa sempre più spesso, un futuro negato per noi uomini e per il pianeta che ci ospita e ci permette di vivere da persone sempre più insoddisfatte ed avvelenate di fama di gloria terrena e di sete di ricchezza e di potere che alla fine non serve a niente. Amare la Terra è un dovere di tutti; un dovere assolutamente necessario nel presente.