Salerno: risolto brillantemente caso ragazzo accoltellato

E’ stata segnalata alla Struttura Commissariale della Azienda Ospedaliera Universitaria una delicata vicenda che è stata seguita con particolare attenzione e competenza dalla Cardiochirurgia del Ruggi dando poi, grazie alla interazione delle diverse strutture aziendali,  un esito positivo ed assolutamente soddisfacente dal punto di vista clinico. E’ la storia di G.D., “ragazzo difficile”, con storia personale di svariate criticità socio/ambientali. Al culmine di una lite familiare, viene accoltellato con un grosso giravite al di sotto della clavicola sinistra. Soccorso, intubato e stabilizzato presso la Rianimazione dell’Ospedale di Nola, viene accertata la  diagnosi di “Lesione dell’arco aortico con emotorace sinistro” e trasportato, in regime di emergenza, presso la UOC di Cardiochirurgia dell’AOU “S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” nella notte tra il 5 ed il 6 luglio. Il paziente viene operato in presenza di notevoli difficoltà, collegato alla macchina per la circolazione extracorporea e durante l’intervento si osserva una lesione che attraversa l’arco aortico e che, miracolosamente indenne fino all’intervento chirurgico, al primo approccio si rompe in maniera subitanea e definitiva. Riparata la lesione, con la protezione della circolazione extracorporea, al primo tentativo di ripristinare la normale circolazione ci si imbatte in una seconda lesione che viene riparata, non senza difficoltà, grazie ad una seconda seduta di circolazione extracorporea. L’intervento ha finalmente termine ed il paziente viene trasportato in terapia Intensiva.Qui, in assenza di sanguinamento post-operatorio, equilibrata la condizione di anemia con numerose trasfusioni, si è provveduto al risveglio del paziente ed alla sua definitiva stabilizzazione. In conclusione, si tratta sicuramente di un esempio di buona gestione clinica, in cui prontezza della diagnosi, integrazione del circuito emergenziale e capacità chirurgica hanno giocato un ruolo positivo.