Salerno: comparto edile capofila crisi, Sos Costruttori salernitani ad assessore De Luca

La pressione fiscale nell’area di competenza del Comune di Salerno è tra le più elevate d’Italia. Il Total Tax Rate si attesta al 66,8%, tant’è che – nella classifica stilata dall’Osservatorio permanente della CNA sulla tassazione della Pmi – Salerno si attesta al 116° posto su 124 Comuni censiti. Il Tax Free Day per le imprese salernitane è fissato il prossimo 31 agosto. È questa la data dell’anno fino alla quale il reddito generato dalle imprese è utilizzato per il pagamento delle imposte e dei contributi. Da questo giorno in poi lo stesso reddito può essere usato dall’imprenditore per soddisfare i bisogni personali e della propria famiglia. Si è arrivati alla definizione di questa data considerando – spiega la CNA –  il peso fiscale complessivo sul reddito dell’impresa e facendo una proporzione media su quanto questo pesa sull’intero anno”. La pressione fiscale calcolata è stata considerata come l’insieme di tutti i tributi sul reddito di impresa. Per mettere a fuoco il Total Tax Rate ed il Tax Free Day è stata individuata come riferimento un’impresa individuale, con cinque dipendenti, 430mila euro di fatturato e 50mila euro di utili: vale a dire l’impresa italiana tipo. La data media a livello nazionale del Tax Free Day è quella del 14 agosto. L’Osservatorio CNA evidenzia che a livello nazionale emerge “una situazione di grande peso fiscale sulle nostre piccole e medie imprese e un Total Tax Rate medio del 61%, con gravi picchi in alcune città che si avvicinano o superano il 70% del reddito destinato al pagamento di imposte e contributi”. Ma non mancano esempi di Comuni fiscalmente virtuosi. I primi Comuni che hanno festeggiato l’ultimo giorno di lavoro per pagare le tasse, lo scorso 17 luglio, sono stati Belluno, Cuneo e Gorizia. Fanalino di coda invece, nella classifica del Tax Free Day Cna, è Reggio Calabria, nel cui Comune le piccole imprese sono costrette a lavorare per tutta l’estate e oltre, ossia fino al 24 settembre. “Le amministrazioni locali possono incidere, nell’ambito delle rispettive competenze, per contenere la pressione fiscale ed inCentivare nuove opportunità di lavoro, di sviluppo e di investimento – dichiara il presidente di ACS Salerno, Antonio Lombardi -. Proporremmo al vice Sindaco e assessore al bilancio del Comune di Salerno, Roberto De Luca, peraltro profondo conoscitore delle normative europee, ultime opportunità per il Sud, di avviare nella città capoluogo un distretto sperimentale di contenimento della pressione fiscale e concentrazione delle risorse e degli investimenti disponibili, per fare di questo territorio un modello di rilancio e di sviluppo per tutto il Mezzogiorno. Le modalità per abbattere la pressione fiscale incrementando la base impositiva e quindi senza deficit finali – conclude il presidente dei costruttori salernitani – esistono e solo chi è abituato a vecchie metodologie e vecchie politiche non riesce a vederle: occorrono strategie coraggiose, innovative ed efficaci. All’assessore De Luca chiederemo di fare di Salerno, anche con un accorto utilizzo dei fondi UE, un modello per il Mezzogiorno anche in tema di sostegno e fiscalità per le imprese”.