Irpinia: StreEat Mood, Del Basso de Caro “Contro spopolamento aree interne sovranità e rappresentanza”

Ospite d’onore del talk di apertura dell’ultima giornata di Irpinia StreEat Mood il sottosegretario alle infrastrutture Umberto del Basso de Caro intervistato dal direttore di Orticalab Marco Staglianò parla di sviluppo, legge elettorale, riforma costituzione, gestione dell’acqua e ripresa dalla crisi economica, ma soprattutto interventi per le aree interne: “Le risorse che lo stato ha previsto per il nostro territorio, Avellino-Benevento, sono moltissime- ha spiegato del Basso de Caro- dai bandi per la Napoli Bari, la stazione Irpinia, si lavora per il braccio ferroviario che dalla stazione Irpinia arriverà all’area industriale di Valle Ufita. La piattaforma logistica non la decide il Governo, ma la fanno gli imprenditori: si opera dove c’è possibilità di sviluppo. Le aree interne devono individuare la vocazione di sviluppo, e questa è una responsabilità della classe dirigente”. Durante la manifestazione organizzata dall’associazione Irpinia Mood si è dato spazio  al confronto tra politica, impresa e territorio per dare spessore alla rete che si sta costruendo a sostegno di una linea importante dello sviluppo territoriale che è il comparto agroalimentare. Un territorio “isola” però non va da nessuna parte, è necessario guardare alle infrastrutture senza ragionare per singole province. Ci crede fermamente il sottosegretario de Caro: “Basta con le logiche localistiche- ha affermato – si deve ragionare per aree e vaste anche per la gestione dei servizi, costruendone di integrati e condivisi”. Una sfida da vincere soprattutto per le aree interne vittime dello spopolamento: “Abbiamo una scarsa popolazione, ma una superficie territoriale straordinariamente grande. Dobbiamo rendere il virtuoso il rapporto tra popolo e territorio facendo valere la sovranità e la rappresentanza”. Poi la stoccata ai ritardi del governo Regionale: “Siamo bloccati alla programmazione 2014/20. Dobbiamo evitare quel che è accaduto tra il 2007/13, dove i soldi sono arrivati nel 2015. Evitiamo di ricadere negli stessi errori, di commettere delitti contro l’umanità campana come accaduto nell’era Caldoro”.