Cava de’ Tirreni: studenti in piazza contro riforma Renzi
In occasione della data di mobilitazione nazionale contro la Buona Scuola a Cava de’ Tirreni circa 250 studenti si sono riversati nelle strade per dimostrare la loro combattività e che siamo pronti a dare battaglia nelle scuole a chiunque si senta in diritto di calpestare i nostri diritti. Al corteo hanno aderito anche realtà vicine al nostro territorio come il Collettivo L’altra Nocera e alcuni studenti delle scuole di Roccapiemonte, Angri e Pagani. Ci teniamo che questi momenti di piazza diventino occasioni per stringere contatti con chi porta avanti le nostre stesse vertenze, per condurre delle lotte sempre più coordinate ed unitarie. Il corteo è partito da Piazza Lentini per poi proseguire lungo tutto Corso Umberto, una volta arrivati a Piazza San Francesco abbiamo continuato per Via 24 Maggio per poi dirigerci a Piazza Abbro dove si è tenuta un’assemblea pubblica. Durante il tragitto ci siamo fermati più volte per intervenire e sensibilizzare i ragazzi sulle ragioni della manifestazione. Dopo un anno di Buona Scuola questo corteo voleva essere, oltre a una testimonianza dello sfacelo che questa riforma ha introdotto nell’istruzione pubblica, una vera e propria dichiarazione di guerra alle politiche del governo Renzi. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle le conseguenze dell’ alternanza scuola-lavoro e delle nuove posizioni dei dirigenti scolastici. Dopo essere stati trattati come impiegati dai presidi, sfruttati nelle aziende e classificati in base alle nostre disponibilità economiche con i contributi volontari e le classi di livello possiamo affermare senza dubbi che l’unica Buona Scuola è quella di movimento, quella delle proteste e delle occupazioni. Durante l’assemblea pubblica abbiamo raccolto tutte le testimonianze delle scuole che hanno partecipato alla manifestazione in merito alle problematiche strutturali dei loro plessi, dati che abbiamo poi riportato in un documento che porteremo in provincia nella prossima occasione di piazza per pretendere risposte. E’ stato un grande momento di confronto e dibattito che ci è servito a palesare ancora di più le contraddizioni di questa riforma. Abbiamo inoltre colto quest’occasione per presentare i progetti e le iniziative del CSC come il giornalino autoprodotto “El Clandestino” che è stato anche distribuito e la pagina “Indagine su un preside al di sopra di ogni sospetto”. Mentre gli studenti socializzavano le loro esperienze veniva distribuito del materiale informativo utile alla nostra campagna di boicottaggio del contributo “volontario”. Abbiamo dato agli studenti dei vademecum da far firmare ai genitori e da consegnare ai dirigenti che sono poi legalmente obbligati a rendere conto delle spese fatte con i soldi delle famiglie. Il 7 Ottobre è stato solo il trampolino di lancio di un anno che riempiremo di mobilitazioni e contenuti, i cieli si stanno iniziando ad ingrigire e l’Autunno è iniziato, ma saremo noi a scatenare la vera tempesta!
COLLETTIVO STUDENTESCO CAVESE