Dawa, medicine
Padre Oliviero Ferro*
Quando si è ammalati, si cercano le medicine per guarire. Ci sono due scelte: o si utilizzano quelle tradizionali, dei guaritori, oppure ci si affida a quelle che vengono dall’Europa, vendute in farmacia o al mercato o dagli ambulanti. Quali scegliere. Spesso dipende da quanti soldi hai in tasca, dall’urgenza di guarire e dai consigli che ti vengono dati. Certo quelle tradizionali che ti dà il guaritore hanno un fascino particolare. Lui ti guarisce prima lo spirito, facendoti un po’ di “ambientazione”. Ti dà la medicina (generalmente delle erbe) insieme ai consigli. E se è un vero guaritore, puoi guarire. Non ti chiederà mai un gran compenso. Lo fa come missione. Se poi vai dai falsi guaritori, rischi di stare più male di prima. Per le altre medicine, se hai fretta e vai al mercato, c’è sempre qualcuno che ti dice che quella sicuramente ti farà guarire. Fai attenzione, perché potrebbe essere scaduta da tanto tempo oppure essere composta da tante cose tranne quelle che possono guarirti. Se invece vuoi andare dal medico, allora armati di pazienza e soprattutto di soldi. Ti guarderà in faccia, ti chiederà i sintomi, li scriverà su un quadernetto e ti chiederà subito di pagare la sua parcella. Se invece sei al verde, non potrai avere niente di niente. Insomma dovrai tenerti la tua malattia. O se no, andrai a farti prestare i soldi da qualcuno (con il rischio di doverli poi restituire con gli interessi). Se per caso, ti capiterà di essere ricoverato in un piccolo ospedale, ricordati che dovrai pagare tutto fino all’ultimo, altrimenti resterai là fino a che non avrai saldato il tuo debito. A questo punto, quale sarà la migliore soluzione? Tradizione o modernità? Nel frattempo, cerchiamo di non ammalarci.
*missionario saveriano