Salerno: Nello Tortora, mecenate umoristico, ricordato dagli amici
Ricordato con leggerezza, tra tanti amici, ad un anno dalla scomparsa, Nello Tortora, vulcanico scrittore, leader de La Scaletta, fucina di talenti letterari ed artistici. Presso lo Yachting Club, accanto alla famiglia, che ha voluto così rivivere stralci della febbrile attività giornalistica e letteraria di un uomo che, con la sua spiccata sensibilità, commista a bontà d’animo, creatività, spigliatezza, capacità organizzativa, generosità d’animo, ha lasciato un vuoto nel panorama culturale non solo salernitano. “Un uomo che ha vissuto con convinzione lo spirito aggregativo,dal Circolo Duomo, a La Scaletta- ha proluso Diana de Bartolomeis, vicepresidente dello Yachting Club, location accattivante, accompagnata musicalmente da Mimmo di Salerno, che ha voluto omaggiare l’amico deceduto, con fantasie tratte dal repertorio partenopeo.- Che nelle sue numerose pubblicazioni, la prima con copertina illustrata dalla pittrice Elena Ostrica,( assente alla serata, per ritirare un premio alla carriera ad Empoli), sempre la riga umoristica, anche nei grani di saggezza di vita.” “Non senza strie di malinconia- ha rimarcato criticamente il professore Francesco D’Episcopo, ricordando il valore amicale che lo legava all’ideatore de “Il Brontolo”, rivista ormai diffusa anche oltre confini. -Tortora, uomo per degli aspetti mefistofelico, con un vulcanismo ineguagliabile, frutto di una naturale predisposizione alla cultura, scelta fin dalla giovane età, allorquando i familiari desideravano vederlo in camice bianco. Dopo pii tentativi di accontentare anche le legittime aspirazioni familiari, assecondando studi medici, Nello ebbe il coraggio di dichiarare a testa alta la propria vocazione umanistica, tuffandosi nell’attività di scrittore. Con arguzia e sagacia, la battuta spicciola, pronta all’occorrenza, nelle pagine dei suoi numerosi libri.” Un amico per tutti, hanno stigmatizzato i diversi poeti de “La Scaletta”, che hanno poi declamato liriche e passi dei suoi libri, stigmatizzando come fosse premuroso per ognuno, allorquando gli appuntamenti del circolo culturale, potevano registrane l’ assenza. “Senza battute d’arresto- ha aggiunto il direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo- abile nel coniugare gli affetti familiari, a quelli squisitamente socio-culturali. La premura di un padre, che sa adeguarsi ai diversi ritmi della prole numerosa, insieme all’amata moglie, sempre compagna delle sue iniziative, ha lasciato nei sei figli germi culturali, che oggi rivelano copiosi frutti. Nel valori tradizionali, che vedevano la famiglia come cuore pulsante, Nello non sottrasse mai attenzioni anche a quanti incontrati sul cammino, poi tramutati in compagni di viaggio.” La serata ha mantenuto il tono brioso, così come in apertura preannunciato dai figli Antonio e Cristiana, perchè i ricordi, a volte, possono far male, se non visitati con la certezza che i nostri cari, non ci lasciano mai completamente. In tale ottica l’intervento del poeta Mario Senatore, che ha omaggiato anche il Circolo culturale con un’immagine di Nello, autografata da tutti gli amici che hanno voluto porgergli in tal modo un ultimo ciao, sapendo che da lassù, non cesserà di continuare a sorridere, tra le spigolosità umane, che avvolgono l’esistenza!