Salerno: caso Caiazzo, Vietri “Pene certe e nessun beneficio penitenziario”
“La Procura chiede 15 anni di reclusione per l’uomo accusato di stalking e di tentato omicidio per aver deturpato con liquido infiammabile il volto della sua ex fidanzata, Carla Caiazzo, incinta di otto mesi. Non è la pena più alta che l’ufficio inquirente avrebbe potuto chiedere, di fronte ad un tentato omicidio con tanto di aggravanti del caso”. È quanto dichiara Imma Vietri, coordinatore regionale del Dipartimento Tutela delle Vittime di FdI-An.“Nel 2015 – spiega – sono state 128 le donne uccise da mariti, padri, compagni, dopo atti persecutori, violenza sessuale, violenza psicologica, percosse. Nei primi otto mesi del 2016 76 femminicidi. Non è possibile stare a contare le vittime, bisogna reagire in maniera efficace e concreta per prevenire e reprimere gli autori di questa carneficina. Purtroppo, l’attuale legislazione e l’ordinamento giudiziario non aiutano. È troppo facile sfuggire alle maglie della giustizia, troppo frequentemente non si paga o quasi mai si paga abbastanza per la violenza inferta. Servono pene certe e misure esemplari per i colpevoli e zero benefici penitenziari”.